Bielorussia. Premoli (comitato Desio): “Vacanze terapeutiche? Ha ancora senso ospitare un minore della Bielorussia?”

vengo-a-trovarti-locSono passati quasi 30 anni dalla tragedia di Chernobyl, quando la centrale nucleare V.I. Lenin (Ucraina settentrionale) è scoppiata passando alla storia come il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare.

Una vera e propria tragedia che ha causato la morte di migliaia di persone nell’immediato e negli anni successivi, per effetto di tumori e leucemie indotte dalle radiazioni. Le prime vittime sono stati i bambini, i più esposti alle contaminazioni, ai tumori alla tiroide e i neonati venuti al mondo con malformazioni congenite.

Dal 1986 l’emergenza non è passata. I bambini della Bielorussia continuano ad avere bisogno di cure e di trattamenti clinici che li aiuti ad abbassare il livello di Cesio nel sangue.

Per questo il Comitato di Desio e della Brianza (che fa parte del Forum per i Diritti dei Bambini di Chernobyl) attivo da circa 20 anni al fianco dei bambini della Bielorussia con progetti nel Paese e con l’organizzazione di viaggi terapeutici in Italia, ha organizzato come Forum per i Diritti dei Bambini di Chernobyl  un incontro pubblico il 25 settembre alle 20.30 nell’Oratorio della Parrocchia Beata Vergine Immacolata (Casate Ticino).

Il tema dell’incontro è “Vengo a trovarti? Ospita a casa tua un bambino della Bielorussia per un breve periodo: a Natale o per le vacanze estive” e vi prenderanno parte famiglie e coppie che forniranno le loro testimonianze con lo scopo di sensibilizzare all’accoglienza di questi bambini.

Perché ospitare un minore della Bielorussia? Ha ancora senso un’accoglienza del genere? A queste due fondamentali domande risponde il vicepresidente del comitato di Desio, Paolo Premoli, vice-Presidente.

Assolutamente si – dice Premoli – : ospitare a casa propria per 1 o 2 mesi questi bambini bielorussi durante il periodo estivo e/o invernale è un’esperienza unica che gli permetterà in primo luogo di diminuire il tasso di radiazioni nel sangue, ma che gli sarà molto utile anche come esperienza di vita. La maggior parte dei bambini che sono ospitati da noi provengono da istituti, in particolare da Belinici e da Gomel”.

Respirare aria buona e mangiare cibi più sani “ha nell’immediato – continua – un effetto positivo su questi bambini. E’ certificato che durante il soggiorno terapeutico, le loro condizioni cliniche e sanitarie migliorano nettamente”.

Fino ad ora hanno usufruito di queste vacanze terapeutiche circa 50 bambini all’anno: ovvero circa mille bambini in 20 anni, da quando è attivo il comitato di Desio con le sue iniziative.

Ma non è abbastanza – precisa Premoli – altre migliaia di bambini hanno bisogno di venire in Italia fosse anche per un paio di mesi. Per fare questo abbiamo bisogno di tante famiglie che li accolgano

Il Forum per i Diritti dei Bambini di Chernobyl (onlus nata nel 1994 con la finalità di andare in aiuto alle popolazioni colpite dal disastro) oltre a offrire ospitalità per un soggiorno terapeutico in famiglie italiane a bambini dai 6 ai 18 anni; invia aiuti umanitari ad istituti bielorussi dai quali provengono i bambini ospitati e attua interventi di ammodernamento e ristrutturazione negli istituti stessi e infine offre assistenza sanitaria mirata ai bambini colpiti da patologie derivanti dalle radiazioni.

Questo perché non esauriamo la nostra missione nell’ospitalità estiva e/o invernale – conclude – bensì vogliamo essere vicini ed aiutare questi bambini anche quando sono lontani da noi”.

Clicca qui per vedere la locandina dell’evento del 25 settembre.