Bolivia. Masiel Jael, 6 anni, in un attimo tutta sola in orfanotrofio, ma almeno qui si mangia e nessuno la picchia

I primi giorni in orfanotrofio sono stati particolarmente duri per la piccola Masiel Jael, segnata dalla separazione dal fratellino e dalla paura del nuovo ambiente. Secondo il referto medico, soffriva di malnutrizione e presentava segni di maltrattamento. Con un’adozione a distanza, sarà possibile offrirle un’infanzia più serena e la possibilità di un futuro migliore

A maggio 2024, gli operatori dell’Ufficio del Garante del Minore di Colquiri, un villaggio in Bolivia, hanno scoperto una situazione allarmante: Masiel Jael, una bambina di soli 6 anni, e i suoi fratelli vivevano in condizioni di grave pericolo. La loro madre, a causa della sua dipendenza dall’alcol, era negligente e li abbandonava spesso, lasciandoli soli e senza cibo. In più occasioni, i vicini e i maestri della scuola locale hanno cercato di intervenire, fornendo cibo, vestiti e materiale scolastico per i tre bambini, ma la situazione non faceva che peggiorare.

L’assenza del padre e l’intervento degli assistenti sociali

Gli assistenti sociali sono riusciti a rintracciare il padre dei bambini, il quale, tuttavia, si è rifiutato di occuparsi di loro. Aveva già altri cinque figli con la sua nuova compagna e non voleva assumersi altre responsabilità. Anche la sua attuale compagna, inizialmente aperta all’idea di accogliere Masiel e i suoi fratelli, ha cambiato idea dopo aver assistito agli atti di violenza della madre, che più volte si presentava alla loro casa ubriaca, arrivando a rompere le finestre con delle pietre.

Il tentativo di riabilitazione della madre

Nonostante l’intervento delle autorità, che hanno chiesto al padre di supportare la famiglia almeno economicamente, la situazione non è migliorata. La madre ha firmato un impegno per prendersi cura dei figli e seguire un percorso di riabilitazione dall’alcol, ma ha partecipato a una sola sessione di un gruppo di mutuo aiuto. Anche i nonni materni, che già si occupano di altri figli minori, non se la sono sentiti di prendere in carico i nipoti, temendo le reazioni violente della madre.
Nel mese di giugno, la polizia è intervenuta di nuovo, trovando i bambini affamati e abbandonati. Sono stati portati in un istituto temporaneo, e il 2 luglio Masiel e suo fratello Jacob sono stati accolti dall’orfanotrofio José Soria, mentre il fratellino più piccolo, Jhuel, è stato portato al centro Niño Jesús, separato dai fratelli perché troppo piccolo.
Masiel è arrivata al centro molto preoccupata per Jhuel. I primi giorni sono stati particolarmente duri per lei, segnata dalla separazione dal fratellino e dalla paura del nuovo ambiente. Tuttavia, con il passare del tempo, ha iniziato a capire che nel centro non le mancherà né cibo né protezione. Gli operatori sono affettuosi e cercano di farla sentire al sicuro, anche se di notte Masiel ancora piange. Lo psicologo sta lavorando con lei per aiutarla a elaborare i traumi e a sentirsi meglio.

Una sola speranza: l’Adozione a Distanza

Secondo il referto medico, Masiel soffriva di malnutrizione e presentava segni di maltrattamento. Attraverso l’adozione a distanza, sarà possibile offrire a Masiel e ai suoi fratelli un’infanzia più serena e la possibilità di un futuro migliore.

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Quella che vedi in copertina non è la foto reale di Masiel Jael. Per motivi di privacy non possiamo mostrarla al pubblico. L’immagine è stata generata con l’Intelligenza Artificiale.