Bologna: Tribunale per i Minorenni, enti autorizzati, associazioni familiari e istituzioni locali insieme per promuovere la cultura dell’adozione

spadaro-tm-bolognaDall’incontro di una regione all’avanguardia nell’aggiornamento dei suoi operatori e di un Tribunale per i minorenni aperto alla cultura dell’accoglienza, nascono nuove prassi per il futuro dell’adozione. Le basi per questa positiva collaborazione sono state presentate a Bologna, lunedì 12 dicembre, nel corso dell’incontro “Promuovere la cultura dell’adozione: gli attori a confronto” che ha illustrato il programma di formazione che, per tutto il 2017, vedrà la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nel percorso adottivo. Obiettivo comune della Regione Emilia Romagna e del Tribunale per i Minorenni di Bologna è la condivisione di buone prassi per la valutazione delle coppie, l’appropriatezza degli abbinamenti e la qualità degli interventi di accompagnamento nel post-adozione. Obiettivi che si potranno realizzare dal 30 gennaio al 23 ottobre 2017 con i 6 incontri formativi previsti dal piano di formazione. Un piano che potrà contare sulla disponibilità al confronto espressa dal presidente del Tribunale per i Minorenni: una novità importante che lascia ben sperare per l’inizio di una nuova stagione per il mondo dell’adozione.

Novità assoluta in fatto di metodologia didattica. Le tradizionali relazioni frontali da parte degli esperti saranno sostituite dal “world cafè”: un ambiente di lavoro interattivo con discussioni autogestite dai partecipanti e stimolate da domande guida, all’interno di uno spazio comune.

L’incontro ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Amici dei Bambini, rappresentata dal vicepresidente Giuseppe Salomoni e dalla consulente per le adozioni internazionali Cinzia Bernicchi. A fare da cornice al convegno sono  intervenuti la vicepresidente e assessore regionale al Welfare e politiche abitative Elisabetta Gualmini e il nuovo Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Clede Maria Garavini. Nel merito della formazione, prevenzione e cura dei percorsi adottivi e del programma formativo regionale sono entrati, rispettivamente, la responsabile del settore clinico del Cta (Centro di terapia dell’adolescenza) di Milano Gloriana Rangone e il responsabile del servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza della Regione Emilia Romagna Gino Passarini. A seguire la tavola rotonda, occasione di confronto tra i vari attori del sistema: il presidente del Tribunale per i Minorenni di Bologna Giuseppe Spadaro, il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Versari, la responsabile adozione e affido del dipartimento di Cure Primarie dell’Ausl di Bologna Tiziana Giusberti, l’assistente sociale del Comune di Forlì Chiara Mascellani, il portavoce del coordinamento di enti autorizzati Oltre l’Adozione Pietro Ardizzi e la presidente del Care Monya Ferritti.