Bologna. La teologia del corpo: la riscoperta della sessualità con Giovanni Paolo II

giovanni paolo IIQuale ruolo per la sessualità nella famiglia cristiana contemporanea? A dare una risposta a questa complessa domanda ha contribuito san Giovanni Paolo II che, intervenendo sul tema nel corso del suo lungo pontificato, ha superato la concezione della sessualità che aveva accompagnato la Chiesa dall’età dei padri a quella del Concilio Vaticano II. Sulla portata innovativa della proposta di Karol Wojtyla verterà il primo incontro spirituale dell’anno che, sabato 9 gennaio, vedrà protagonisti genitori e figli adottivi e affidatari del Gruppo Famiglie Locali dell’Emilia Romagna di Ai.Bi. Amici dei Bambini e de La Pietra Scartata. L’appuntamento è, come da tradizione, alla parrocchia di San Giovanni Bosco, in via Bartolomeo Maria dal Monte 15, a Bologna.

Guidati da don Luigi Spada, assistente spirituale di Ai.Bi. e de La Pietra Scartata per l’Emilia Romagna, i presenti cominceranno ad affrontare il tema della Teologia del Corpo attraverso l’analisi del libro La sessualità secondo Giovanni Paolo II. Il primo capitolo del testo, opera di Jves Semen, propone L’approccio alla sessualità nel pensiero di Giovanni Paolo II. “Con Giovanni Paolo II – spiega don Luigi Spada – vi è un recupero e una valorizzazione del linguaggio sessuale e dell’idea di matrimonio come via per la santità. La sessualità non è più un male minore, ma uno strumento con cui veicolare il messaggio di Dio Trinità”.

L’incontro avrà inizio alle ore 8.30 con la celebrazione della Santa Messa, a cui seguiranno la colazione comunitaria, la recita del Santo Rosario e il momento di riflessione e di spiritualità.

I temi della Teologia del Corpo verranno affrontati anche nei successivi 4 incontri, previsti per i mesi da febbraio a maggio, durante i quali le famiglie adottive e affidatarie di Ai.Bi. saranno guidate lungo un percorso di riflessione sugli altri capitoli che compongono il libro di Jves Semen.