Bolzano. La Provincia finanzia progetto d’emergenza Ai.Bi per le famiglie a Idlib

siriaSono già trascorsi quattro anni dell’inizio del conflitto in Siria uccidendo finora più di 215 mila persone dal 15 marzo 2011, quando è iniziata la rivolta contro il regime del presidente Bashar al-Assad. La guerra, che è diventata sempre più violenta di anno in anno, ha provocato la morte di oltre 100.000 civili, tra loro quasi 11.000 bambini e 6.907 donne.  Un dramma senza eguali: quello che fino a qualche anno fa era un Paese frequentato da pellegrini e turisti, oggi è al centro dell’attenzione internazionale per quello che è stato definito come uno dei più gravi drammi dell’umanità. E c’è un dramma nel dramma: oltre 3 milioni di bambini sono sfollati assieme a quel che resta della loro famiglia.

Innocenti privati di tutto, dalle case agli indumenti al cibo. Innocenti a difesa dei quali Ai.Bi. è sempre stata in prima linea con le attività di aiuti umanitari resi possibili anche grazie al finanziamento di enti pubblici da sempre sensibili. Come la Provincia di Bolzano che ha approvato il sostegno di progetti per interventi d’emergenza, per un totale di 220mila Euro, in Siria, oltre che nelle Filippine, in Bosnia Erzegovina, nella Striscia di Gaza ed in Sierra Leone.

In particolare Amici dei Bambini ha ottenuto un contributo di 20mila Euro per portare aiuti a Idlib, (in Siria), destinando a famiglie con persone diversamente abili, persone anziane, monoparentali, senza reddito, centinaia di pacchi alimentari. In tutta la Siria il problema della sicurezza alimentare si è, infatti, accentuato essendo calata sensibilmente la produzione di grano.

“Grazie alla legge provinciale per la cooperazione allo sviluppo – dice il presidente della Provincia, Arno Kompatscher –  possiamo aiutare popolazioni in difficoltà”.

Proprio in Siria, Ai.Bi. ha lanciato la campagna di Sostegno a Distanza “io non voglio andare via” affinché i bambini con le loro famiglie non siano costretti a lasciare la loro terra e la loro casa. Una campagna che in collaborazione con l’Associazione Syrian Children Relief, opera nella provincia di Idlib in decine di villaggi, tra cui Binnish, Taftanaz, e Sarmin, con specifici interventi: dal cibo (realizzazione di forno e distribuzione di pane e latte), alla scuola (sostegno al personale insegnante), dalla casa (fornitura di combustibile per il riscaldamento) alla salute (assistenza sanitaria) e al gioco (realizzazione di ludoteca sotterranea).