Bolzano: un fermo immagine sull’abbandono in Repubblica Democratica del Congo

Un vecchio tavolo con sopra solo un vassoio rosso in plastica, 4 tozzi di pane all’interno; 6 bambini congolesi seduti a tavola che bevono una tazza di latte, Chris e Raphiki hanno in mano un pezzo di pane; alle loro spalle, Abasi e Bobo giocano a Pes (videogioco). Di sfondo si intravedono i loro dormitori. Chris e Raphiki sono gli unici due che guardano in macchina. Sì, è una foto… e racconta un mondo!

Da lunedì 10 a domenica 16 Dicembre presso il foyer del Teatro Cristallo di Bolzano (http://www.teatrocristallo.it/), si terrà la mostra fotografica del progetto “Una casa per i bambini di Maman Kulutu”, cofinanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano (Ufficio Affari del gabinetto) ed implementato a Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo, da Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini.

L’esposizione mostrerà le fasi del progetto che ha la finalità di migliorare la vita dei bambini abbandonati nel Comune di Makala, a Kinshasa, attraverso la ristrutturazione e l’allestimento di una casa di accoglienza.

La struttura si chiama CDEPMOV (Communaute de developpement pour enfants prematures, orphelins et mamans), ed è gestita da un’organizzazione non governativa congolese che difende i diritti umani delle donne e dei bambini di strada, ex bambini soldato, bambini-stregone e delle donne vittime di violenza.

Il Centro Maman Kulutu, fondato dalla signora Joséphine Kilula, chiamata da tutti Maman Kulutu, è un faro di accoglienza e di lotta quotidiana all’abbandono.

Fornisce contemporaneamente sostegno al parto e alla maternità, quale unica struttura sanitaria disponibile nel degrado del quartiere di Tampa, a Kinshasa. Apre le sue porte alle donne vittime della pratica militare dello stupro, e reintegra i piccoli nelle loro famiglie. Ai.Bi. è presente nel Centro per collaborare a ricostruire il futuro di questi bambini con progetti mirati e individuali.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 22.00, nel foyer del teatro.

Ecco alcune fotografie della mostra: [nggallery id=18]