Bonetti assumerà delega alla presidenza CAI. Griffini (Ai.Bi.): “Era ora. Rilanciare l’adozione internazionale”

Il ministro della Famiglia lo ha dichiarato in un’intervista. Il presidente di Amici dei Bambini: “Viviamo tremenda crisi di fiducia da superare”

“Su delega del presidente Conte e proseguendo il lavoro iniziato, assumendo la presidenza della CAI (Commissione Adozioni Internazionali), intendiamo portare avanti dei progetti a tutela delle famiglie e dei bambini coinvolti in questi percorsi”. Lo ha dichiarato, in un’intervista a Famiglia Cristiana, il ministro della Famiglia, Elena Bonetti.

Sembra dunque che, dopo anni, grazie al Governo Conte bis finalmente la CAI avrà un presidente dedicato. Dal 2014, anno in cui l’allora presidente del Consiglio dei ministri, che per legge ha la titolarità della presidenza della Commissione, delegava la sua funzione all’allora vicepresidente, Silvia Della Monica, l’organo responsabile per l’adozione internazionale in Italia non ha un vero presidente.

Con la delega a Silvia Della Monica si avviava peraltro e purtroppo anche un periodo di accentramento di potere senza alcun controllo, che metteva seriamente in crisi la stessa sopravvivenza di questo istituto. Neppure la breve presidenza di Maria Elena Boschi è riuscita a imporre un cambio di rotta. In seguito il premier Paolo Gentiloni, con la nomina della dottoressa Laura Laera alla vicepresidenza, ha tentato di rimettere in piedi la macchina ormai dissestata della CAI.

Purtroppo però il suo successore come presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per gli opposti veti di Lega e Cinque Stelle, non ha mai potuto delegare la presidenza della Commissione al ministro della Famiglia, lasciando sola la dottoressa Laera nel difficile compito del rilancio.

“Da parte nostra – dichiara il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffininon possiamo che essere soddisfatti che finalmente vi sarà nuovamente un presidente, l’adozione internazionale è in tremenda crisi, anche quest’anno si è registrata una flessione del 20% e difficilmente arriveremo alla soglia delle mille adozioni nel 2019. È in atto una tremenda crisi di fiducia nelle famiglie italiane che non credono più in questa preziosa forma di accoglienza. L’augurio è che il nuovo presidente, Elena Bonetti, voglia credere in questo bellissimo istituto, in questo che è il più grande atto di giustizia che un essere umano possa mai compiere nella propria vita e che inserisca a tutti gli effetti la adozione internazionale nei programmi governativi di contrasto alla denatalità”.