Brasile: come vengono divisi i fratelli in adozione?

Nel paese più esteso del Sudamerica, l’abbandono minorile è una condizione purtroppo molto diffusa: povertà, disgregazione sociale e familiare determinano negli adulti rassegnazione e disperazione che si ripercuotono sui bambini. La nazione verde oro conta 190 milioni di abitanti, di questi, molti sono piccoli che sin dai primi mesi di vita devono affrontare il dramma dell’abbandono.

Attualmente i minori ospitati negli istituti sono circa 80mila. Sono sempre di più le coppie italiane che guardano al paese della saudade per adottare. E’ in costante aumento anche il numero di coppie italiane che adotta gruppi di fratelli. Infatti spesso fratrie di 4-5 minori vengono divise e gruppi di fratelli vanno in adozione con 2 coppie diverse. In questi casi, in che modo viene divisa una fratria? Chi prende questa decisione?

Sporadicamente Tribunali e Autorità Centrali si pronunciano in maniera definitiva su come dividere una fratria. In molti casi, è l’Ente stesso che di fatto prende questa decisione.

Molto probabilmente, la decisione su come dividere una fratria viene presa sulla base di dinamiche completamente sbagliate che si sono create in un contesto di istituzionalizzazione.

Spesso si stabilisce che la sorella più grande debba andare con la sorella più piccola perché negli anni passati, in istituto, quest’ultima è stata accudita dalla sorella più grande, con il rischio che una situazione del genere continui a perpetuarsi anche dopo l’adozione, impedendo quindi alla sorella maggiore di vivere il suo essere bambina.

Sebbene la gestione delle fratrie sia un tema sempre più centrale nell’attuale panorama dell’adozione internazionale, ad oggi, incredibilmente, non esistono linee guida operative in merito.

Occorrerebbe che la Segreteria della Convenzione dell’Aja si facesse carico del problema per indire quanto prima un apposito gruppo di lavoro fra i rappresentanti delle Autorità Centrali dei paesi di origine e di accoglienza.