Cagliari, 17 marzo. Nuovo seminario di Ai.Bi.: accogliere il passato dei figli adottivi aiutandoli a raccontare la loro storia

adozione8-300x215-1Adottare un bambino straniero non vuol dire solo aggiungere un posto a tavola e allestire una cameretta in più, ma comporta soprattutto accogliere la sua storia, il suo passato di sofferenza, dal trauma dell’abbandono alla lunga attesa di una nuova famiglia, trascorsa tra le fredde mura di un istituto. Accogliere le origini di un figlio adottivo, quindi, implica l’impegno dei genitori a trovare il modo adeguato per parlare con i figli della loro storia attribuendo un significato accettabile e realistico agli avvenimenti che li hanno visti protagonisti. Di tutto questo  si parlerà venerdì 17 marzo, a Cagliari, nel corso del seminario “C’ero una volta io. La narrazione della storia nell’adozione”, sesto incontro della serie “9 Mesi nell’attesa dell’adozione”, organizzato dalla sede sarda di Amici dei Bambini.

L’appuntamento è per le ore 17.15 nella sede di Ai.Bi. Sardegna, in via monsignor Giuseppe Cogoni 7/A, a Cagliari.

A tenere l’incontro sarà la psicologa, psicoterapeuta e consulente di Ai.Bi. in Sardegna Marcella Griva. “Il seminario – spiega Griva – intende soffermarsi sulle modalità per aiutare il bambino adottato a esplorare i propri ricordi e costruire significati approfondendo il ruolo dei genitori come risorsa e sostegno nel processo di rielaborazione della storia. L’obiettivo è quello di aiutare i genitori adottivi a favorire il processo di pacificazione con il passato e lo sviluppo di competenze e risorse utili al bambino per un positivo adattamento futuro”.

Con “C’ero una volta io” si giunge a metà della seconda parte del ciclo di incontri “9 Mesi nell’attesa dell’adozione” che, da gennaio a giugno, seguirà una sorta di percorso a imbuto, analizzando temi sempre più specifici. “Di volta in volta si farà un focus sulle problematiche e le peculiarità dell’adozione – annuncia la psicologa di Ai.Bi. Sardegna -, in modo da accompagnare le coppie alla scoperta dei vari aspetti che caratterizzano il percorso che stanno per intraprendere”. La prima parte del ciclo di seminari, invece, ha delineato le caratteristiche dei principali protagonisti dell’adozione: bambini, genitori e nonni.