Cagliari. Conoscere l’adozione in 4 tappe: come ridefinire la propria identità durante la “crisi” adolescenziale

adozioni figli grandi“E dopo?” si chiedevano i protagonisti del film “Che ne sarà di noi”, alle prese con i dubbi comuni a tutti gli adolescenti che si affacciano alla vita e alla conoscenza più consapevole di se stessi.

Un quesito che accomuna tutti gli adolescenti, sia i figli biologici che quelli adottati.

È a questi ultimi che è dedicato il quarto e ultimo incontro del ciclo di seminari “Conoscere l’adozione in 4 tappe”, organizzato da Amici dei Bambini a Cagliari.

L’appuntamento è per martedì 12 luglio, alle 17.15 nella sede di Ai.Bi. in via Monsignor Giuseppe Cogoni 7a.

Porte aperte a tutti, sia coppie “principianti” che aspiranti genitori che hanno già iniziato l’affascinante e complesso iter dell’adozione.

Gli onori di casa verranno fatti da Alessandro Cuboni, referente di Ai.Bi. Sardegna, che sarà accompagnato da Marcella Griva, psicologa e psicoterapeuta consulente di Ai.Bi. in Sardegna che condurrà l’incontro, intitolato proprio “E dopo?”.

La crescita innesca una serie di quesiti sulla propria identità – spiega Marcella Griva, introducendo i temi al centro del seminario – e per i figli adottivi, queste ‘scoperte’ possono assumere significati specifici in relazione alla loro storia di abbandono e di adozione. Inoltre, nelle circostanze importanti della vita, l’adozione risalta nella mente, stimolando rivisitazioni e ri-significazioni della propria storia”. Per questo è necessario approfondire i temi dell’identità etnica dei ragazzi adottati, della costruzione di un rapporto sentimentale e delle difficoltà del ruolo genitoriale in questa delicata fase anagrafica dei figli.

Il seminario si soffermerà quindi sulle modalità per aiutare gli adolescenti a riflettere sul proprio passato per definire l’identità personale, e fornirà spunti di riflessione sulla “riuscita dell’adozione” per i genitori.