Cambogia, riapertura delle adozioni internazionali a un passo: il governo invita i Paesi a stipulare accordi bilaterali

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La Cambogia è sempre più vicina all’effettiva riapertura delle adozioni internazionali. I primi due mesi del 2015 hanno visto l’Autorità Centrale di Phnom Penh lavorare intensamente per organizzare al meglio le attività in vista della ripresa, annunciata dal governo cambogiano già a fine 2013 e ora, a quanto pare, a un passo.

In quest’ottica, il ministero degli Affari Sociali di Phnom Penh (Mosvy) ha annunciato, in un comunicato diffuso il 2 marzo, che l’Autorità Centrale cambogiana invita tutti i Paesi interessati “a riavviare processi di adozione internazionale attraverso la stipula di accordi bilaterali volti a stabilire il numero di enti autorizzati”. L’Italia è stato il primo Paese a firmare un accordo bilaterale con la Cambogia, nel mese di settembre 2014, e a fissare in 8 il numero di enti autorizzati a operare a Phnom Penh. Nello stesso comunicato, il Mosvy, dopo aver annunciato che la Cambogia “avvierà il processo di adozioni internazionali con le agenzie dei Paesi che hanno firmato l’accordo bilaterale e ricevuto l’accreditamento”, ha precisato anche che i primi casi di adozione che si andranno a esaminare saranno quelli relativi ai bambini “speciali”. Anche nel loro caso, comunque, precisa il Mosvy, l’adozione internazionale sarà considerata “un’opzione sussidiaria”, da praticare solo dopo le adozioni nazionali.

Nel primo bimestre dell’anno si già svolti alcuni incontri informativi sulla situazione dell’ormai prossima riapertura delle adozioni internazionali in Cambogia.

Il 15 gennaio, l’Icaa ha ricevuto la visita dei funzionari consolari dell’ambasciata statunitense per discutere la stesura del “Country Profile”, un documento relativo proprio alle procedure di adozione internazionale. Nel corso dell’incontro, il direttore dell’Autorità Centrale, Roeun Rithyroath,  ha ribadito la necessità di un supporto tecnico e finanziario per rafforzare le competenze interne alla stessa Icaa. La gestione di quest’ultima e gli sforzi compiuti per la preparazione del “Country Profile” sono state ufficialmente apprezzate dall’ambasciata Usa. Il 29 gennaio e il 2 febbraio, inoltre, il direttore dell’Icaa ha incontrato rispettivamente la vicepresidente di Holt International, una delle più importanti agenzie per le adozioni degli Stati Uniti, e il primo segretario dell’ambasciata australiana.

Tutto ciò lascia quindi presagire la conclusione di un periodo buio iniziato nel 2011 con la moratoria, decisa dal governo cambogiano, sulle adozioni internazionali. Il nuovo esecutivo, entrato in carica a fine 2013, ha portato anche a un rinnovo del direttivo dell’Icaa e, attraverso interventi di riforma sulla legge in materia e accordi con i vari Paesi, all’ imminente superamento della chiusura.