Anche dopo l’estate prosegue il caro carburante. Il Governo pensa a un bonus benzina da 150 euro

I prezzi dei carburanti non accennano a diminuire, con la “verde” ormai intorno ai 2 euro al litro. Il Governo è al lavoro sulla proposta di un bonus benzina da 150 euro per chi ha redditi inferiori a 20mila euro annui

Passano i mesi, cambiano i governi, si evolve la situazione geopolitica internazionale… ma, nonostante l’obbligo di esposizione dei prezzi medi (nazionali o regionali) in tutti i distributori, il problema dei prezzi della benzina, in Italia, non passa mai di moda. Dopo gli eccessi dovuti alle vicende della guerra in Ucraina, ai successivi interventi del Governo Draghi, prima confermati e poi via via tolti dal Governo Meloni al migliorare della situazione, durante l’estate i costi del carburante sono tornati a salire e ancora oggi non accennano a scendere.
Ancora una volta, come sempre capita, non è mancata la polemica su presunte speculazioni, ma di fatto, per le famiglie che sono partite per le vacanze, fare il pieno al serbatoio non è stato indolore.

Un bonus benzina contro il caro-carburante

A questo punto, visto il perdurare della situazione, il Governo sta pensando di intervenire direttamente, senza puntare ad aiuti per una platea di consumatori così ampia come nei mesi peggiori del caro-energia, ma concentrandosi a dare una mano a chi può contare su redditi più bassi e, dunque, si trova maggiormente in difficoltà.
Al momento si tratta ancora di un’ipotesi, visto che l’Esecutivo è tornato a riunirsi solo lunedì 28 agosto dopo la pausa estiva, ma, come si usa dire, “sul tavolo” delle questioni urgenti pare proprio che il caro-carburanti sia nelle prime posizioni. Anche perché, in questo caso, la soluzione a cui il governo sta pensando non è troppo complicata e, soprattutto, è già stata sperimentata.
L’idea, infatti, sarebbe quella di replicare il meccanismo del bonus anti-inflazione contenuto nel decreto aiuti-ter di un anno fa, circa, proponendo un bonus benzina una tantum da destinare solo a chi percepisce un reddito inferiore ai 20mila euro annui. Come per il precedente, anche questo bonus verrebbe erogato dall’INPS ai lavoratori dipendenti (che lo riceverebbero direttamente in busta paga), i pensionati (anche in questo caso lo riceverebbero insieme alla pensione) e gli autonomi (che dovrebbero invece presentare richiesta, così come le altre categorie che mano a mano sono state ricomprese all’interno del precedente provvedimento anti-inflazione), naturalmente sempre nel rispetto dei limiti di reddito individuati.

Il nuovo Bonus benzina costerebbe al Governo circa 2 miliardi di euro

Questo meccanismo sarebbe più veloce rispetto all’ipotesi social card ventilata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, anche se il problema che rimane è quello delle coperture.
Secondo i calcoli, il provvedimento costerebbe al governo circa 2 miliardi di euro, che corrispondono più o meno al “tesoretto” garantito dal gettito extra dell’Iva; ma ancora una decisione definitiva non è stata presa.