Le imprese e le famiglie riceverebbero un pacchetto base di servizi a un prezzo agevolato. Per la parte del consumo eccedente viene applicato il prezzo pieno di mercato

Nel contrasto all’aumento dei costi dell’energia, una soluzione potrebbe arrivare da un sistema di tariffazione dell’energia a due livelli.

A suggerirlo è l’Unione Europea che, per venire incontro ai cittadini che devono fare “i conti” con l’aumento del costo delle bollette ma allo stesso tempo diminuire il consumo energetico, ha inviato una circolare ai Paesi membri nella quale suggerisce un “cambio di approccio” sulle tariffazioni.

Secondo una relazione della Commissione, riportata dalla Stampa: “i governi hanno sin qui speso l’1,5% del Pil Ue per misure contro il caro-energia, di cui solo lo 0,3% è compensato dalle imposte sugli extra-profitti. E lo hanno fatto in modo totalmente scoordinato, prediligendo misure non mirate come il taglio dell’Iva e delle accise (circa il 60% del totale) che aiutano tutti allo stesso modo, ricchi e poveri”.

C’è bisogno di un cambio di rotta. In sostanza meno si consuma, meno si paga.

Ma in cosa consiste esattamente la tariffazione a due livelli?

“Le imprese e le famiglie – si legge sulla Stampa- riceverebbero un pacchetto base di servizi a un prezzo agevolato. Per la parte del consumo eccedente viene applicato il prezzo pieno di mercato»

Tutto è ancora da definire, sul piatto si stanno studiando differenti modalità per procedere. “La prima – spiega il quotidiano-prevede una soglia uguale per tutte le famiglie, calibrata in base alla fonte utilizzata per il riscaldamento; la seconda apre invece alla possibilità di fissare una quota di energia scontata più «individualizzata», stabilita sulla base dei consumi famigliari dell’anno precedente. I parametri di prezzo e di consumo potrebbero anche variare in base al reddito, in modo da rendere gli interventi più mirati”.

Vi terremo aggiornati.