Energia: in autunno i prezzi potrebbero aumentare. Come difendersi fin d’ora?

Secondo le indicazioni di enti e autorità, i prezzi dell’energia tenderanno ad aumentare nell’ultimo trimestre dell’anno. Per poter prepararsi, la fine dell’estate è il momento migliore per valutare se conviene cambiare operatore e il tipo di contratto. Vediamo come

Bollette e prezzi dell’energia da qualche tempo si sono un po’ allontanati dai pensieri ricorrenti delle famiglie. Merito di un andamento che da qualche mese punta costantemente al ribasso. Non bisogna dimenticare, però, che nonostante rispetto ai tempi peggiori del caro-energia i costi siano oggi molto più bassi, il raffronto con un passato non troppo lontano mette in luce come le spese per le famiglie siano comunque aumentate. E non di poco.

Settembre “tranquillo”, ma in autunno i costi dell’energia aumenteranno

Inoltre, con la guerra che prosegue e una generale instabilità geopolitica, la situazione è molto fluida, tanto che proprio in questi giorni l’importante società di ricerche di mercato e consulenza Nomisma ha messo in guardia sui rincari che, stando agli scenari attuali, potrebbero arrivare per l’autunno. Come spiegato da Davide Tarabelli ad Ansa, nelle ultime settimane il prezzo del gas è tornato a salire, trascinando al rialzo anche quello dell’energia (va sempre ricordato che una gran parte dell’energia elettrica in Italia viene prodotto con il gas, da qui l’andamento sostanzialmente speculare dei costi). A inizio settembre, i prezzi che Arera comunicherà relativamente al mese di agosto dovrebbero ancora essere in linea con gli attuali, me è la previsione per l’autunno che spaventa, con rialzi che vengono prospettati anche al di sopra del 10%.

Come difendersi da un possibile caro energia

Detto che quello che succederà di preciso è impossibile da sapere e bisognerà aspettare, sapendo che comunque lo scenario di un aumento è quello più probabile, si può pensare fin d’ora alla maniera per provare a risparmiare qualcosa. Anzi, detto che 9 milioni di italiani sono chiamati a uscire dal mercato tutelato entro gennaio, anche per tutti gli altri la fine dell’estate è un buon periodo per valutare il cambio dell’operatore.
Dipende, però, dalla situazione in cui ci si trova: se lo scenario più probabile è quello di un aumento, chi avesse sottoscritto da poco un nuovo contratto a prezzo fisso, farebbe bene a tenerselo stretto e non cambiare, visto che difficilmente i prezzi che verranno offerti a settembre potranno essere più bassi, specie se bloccati a 24 mesi.
Per chi ha contratti da più tempo, la cosa migliore è mettersi a fare due conti, valutare le attuali offerte e capire la convenienza, anche puntando su contratti a prezzo variabile, che hanno maggiori incognite ma potrebbero rivelarsi vincenti a lungo termine se la situazione di incertezza dovesse finire.
Sicuramente, però, nel caso si voglia cambiare è bene agire in fretta, prima che i prezzi inizino ad aumentare maggiormente, come tutte le previsioni – abbiamo visto – sembrano indicare.