#BAMBINIxLAPACE. La Casa della Pace di Mulazzano (MI) torna a vivere

Il Pan di Zucchero aperto da Ai.Bi. alle porte di Milano ospita, oggi, 5 donne e 8 bambini. Famiglie con storie diverse alle spalle che vivono insieme e sperimentano, insieme, l’accoglienza di un’intera comunità. E c’è ancora posto per altre famiglie…

Coma fa una casa a vivere se chi la abitava se n’è andato via?
È questa la domanda che tutti si sono fatti all’indomani della decisione della casa famiglia accolta nella Casa della Pace di Mulazzano, alle porte di Milano, di lasciare l’Italia e spostarsi più vicini al loro Paese. Per fortuna, però, la risposta non si è fatta attendere, segno di come il progetto dei Pan di Zucchero della Pace di Ai.Bi. sia più forte dei contrattempi e degli ostacoli che certo non sono mancati e non mancheranno.

La vita di una Casa è data da chi la abita

Perché una casa non è fatta solo dai muri che la sorreggono, ma anche dallo spirito con il quale è stata costruita o sistemata, dalla dedizione dei tanti che ci hanno messo del loro e, soprattutto, è fatta dalle persone che vi abitano. E, oggi, la Casa della Pace di Mulazzano è di nuovo piena di storie, di affetti, di fatiche, di gioie e di sorrisi di bambini.
All’interno del bell’appartamento, infatti, hanno trovato accoglienza diversi nuclei mamma – bambino, per un totale di 5 mamme e 8 minori. 13 persone con alle spalle storie diverse nella loro origine, ma simili nel momentaneo capitolo di paura e necessità di mettersi in salvo dalla guerra. 13 persone che ora convivono insieme, si fanno compagnia, si sostengono e si aiutano a vicenda.
Durante le giornate, le mamme sono impegnate soprattutto con dei corsi di italiano, pensati per facilitare il loro inserimento nella comunità, e con lo svolgimento di alcuni lavori, mentre i figli hanno trovato nuovi amici e nuove opportunità tra scuola, oratorio e sport vari.
Intorno a loro si è stretta tutta una comunità che non fa mancare loro il supporto, pratico e morale. Ai.Bi., da parte sua, è impegnata in prima persona per garantire l’assistenza legale (adempimenti vari, reperimento dei documenti…) e sanitaria. Ma l’obiettivo principale è quello di far sentire tutti gli abitanti della Casa della Pace come i benvenuti, parte ormai integrante di una piccola comunità che ogni giorni dimostra con i fatti cosa significhi accoglienza.

Sostieni l’impegno di Ai.Bi. per i bambini dell’Ucraina

Dall’inizio della guerra, Ai.Bi. è impegnata in molteplici attività lanciate all’interno del progetto #BAMBINIxLAPACE, attivo in Ucraina, Moldova e Italia a favore dei bambini ucraini e delle loro famiglie. Chiunque può sostenerli con una donazione una tantum o con l’Adozione a Distanza. E se sei cliente Fineco, la banca raddoppia la tua donazione fino al 30 giugno. Ricordati che tutte le donazioni ad Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali.

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