Centro America: se l’adozione internazionale diventa un traffico illegale di minori

4 R UMAX     PL-II            V1.5 [4]Le scarse opportunità di accesso al lavoro, all’educazione e alla tutela della salute, sommate all’incremento della povertà, fanno sì che, ogni giorno, sempre più donne honduregne prendano la drammatica decisione di regalare o di vendere i propri figli.

Benché in Honduras esistano vie legali per poter dare in adozione i propri bambini, i requisiti richiesti per farlo sono molti e alcune donne temono che, seguendo le norme vigenti, i tempi si allunghino. Molte poi sono spinte dal bisogno e sperano di ottenere immediati vantaggi economici. Per questo portano i figli appena nati in altri Paesi dell’America Latina, come El Salvador e il Nicaragua, per venderli in cambio di pochi soldi.

Secondo alcune fonti, queste madri verrebbero contattate, illegalmente, da enti autorizzati all’adozione che, in cambio di un’irrisoria somma di denaro, si procurerebbero bambini da offrire a coppie straniere, aspiranti genitori adottivi.

E’ vero che una madre è il tutore dei suoi figli e può decidere se darli in adozione, ma queste donne stanno di fatto violando la legge e commettendo un reato di traffico di persone, in particolare di minori, senza esserne consapevoli. Si fanno, infatti, ingannare da enti che si fingono esperti in materia di legge e adozione internazionale.

Secondo le prime indagini, si tratterebbe di madri che hanno più di quattro figli, vivono in condizioni di estrema povertà e preferiscono avere dei vantaggi materiali piuttosto che un altro bambino da sfamare per casa. Molte sono ragazze madri, giovanissime.

In Paesi come El Salvador, Nicaragua e Honduras, esistono diversi enti autorizzati all’adozione, molti sono legali, ma ce ne sono di illegali, gestiti da veri truffatori.

Queste losche agenzie approfittano dell’ignoranza e del bisogno delle madri in difficoltà per poter avere dei bambini piccolissimi, da rivendere a coppie sposate straniere e persino a famiglie monoparentali, che adottano spesso in buona fede, senza immaginare quel che davvero c’è dietro alla loro adozione.

La maggioranza delle persone che desidera adottare bambini del Centro America viene da Stati Uniti, Canada, e da vari Paesi europei: spesso contattano queste agenzie perché ne sono venuti a conoscenza tramite la pubblicità su internet.

Un altro fenomeno, preoccupante e parallelo a quello della vendita di neonati, è la sottrazione di minori dagli ospedali pubblici, approfittando della “disattenzione” delle madri convalescenti, che hanno appena partorito. Ci sono casi di bambini letteralmente “rubati”, soprattutto negli ospedali di Tegucigalpa y San Pedro Sula.

Il direttore di Casa Alianza, José Guadalupe Ruelas, ha dichiarato di aver ricevuto diverse denunce e segnalazioni da parte di organizzazioni non governative che operano per aiutare le donne e tutelare i loro diritti.

“Dopo aver ricevuto questo tipo di informazioni, abbiamo parlato con la Polizia Nazionale e ci hanno detto che ne erano già informati; sono state avviate delle indagini ma, purtroppo, senza risultati positivi”, ha dichiarato Ruelas.

 

Fonte: La Tribuna