Chair for Charity. Montbel e Ai.Bi. al Festival del Cinema di Venezia in favore dei bambini abbandonati

Si rinnova anche per il 2021 il legame tra la prestigiosa firma del design made in Italy Montbel e Ai.Bi.: al Festival di Venezia, la sedia che verrà firmata dalle star e messa all’asta in favore dei progetti dell’Associazione

Dall’1 all’11 settembre Venezia, come ogni anno, si trasforma nella capitale del cinema con la 78° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. E, grazie a Montbel e Ai.Bi. si trasforma anche nella città della solidarietà, grazie all’iniziativa A Chair for Charity che si rinnova anche per il 2021

Una poltrona Rose firmata dalle celebrità del Festival di Venezia

Sono ormai diversi anni che prosegue l’affettuoso legame tra Ai.Bi. e Montbel, che anche per il 2021 presta il suo stile e il suo design per questo importante progetto di solidarietà. Tutte le celebrità del grande schermo che transiteranno nelle room arredate da Montbel, nella prestigiosa location dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, infatti, avranno la possibilità di impreziosire con il proprio autografo una seduta Rose, quest’anno presente in versione poltrona lounge. La seduta, maestosa e avvolgente, dalle linee morbide, è caratterizzata da una monoscocca imbottita adattabile su numerose configurazioni.
La seduta sarà poi una delle grandi protagoniste dell’evento “Il Bello che fa Bene”, che quest’anno festeggerà la 20° edizione e al quale, nel mese di dicembre, daranno il proprio contributo grandi firme del design, della moda, dell’enologia, vip e testimonial della tv.

Montbel e Ai.Bi. un sodalizio che… fa del bene

A Chair for Charity è un progetto che si ripete da diversi anni e ha permesso a Ai.Bi. di sostenere i suoi progetti in Italia e nel Mondo. Come successo già l’anno scorso, il ricavato dell’asta, così come quello delle altre iniziative che verranno attivate in vista dell’evento Il Bello che fa Bene, verrà utilizzato per sostenere i progetti che Ai.Bi. porta avanti in tutto il mondo in favore dei minori privi di ogni sostegno familiare, accolti soli o insieme alle loro madri nelle nostre comunità di accoglienza in Italia, abbandonati negli istituti africani e sudamericani o sfollati, insieme ai familiari sopravvissuti alla guerra, a nord della Siria.