Cina: “Mi sono giocato a carte una notte nel lettone e lei ha vinto”

Foto gruppo cinaLe 8 famiglie italiane volate in Cina per incontrare i loro figli adottivi sono quasi a metà della loro permanenza in Estremo Oriente. Amici dei Bambini le sta accompagnando nel viaggio più bello e più importante della loro vita: un’avventura fatta di piccole paure, immense gioie, momenti indimenticabili e anche qualche difficoltà da affrontare. Come quella della reazione dei primogeniti all’arrivo di un nuovo fratellino. Papà Lorenzo ci racconta come è andata nella sua famiglia…

 

Il piccolo Shan è ormai lanciato. Ma oggi, più che dei suoi progressi, vorrei parlarvi di Pietro ed Emma, i nostri figli biologici. Io e mia moglie Chiara ci eravamo accorti, già nei giorni scorsi, di quanto si stessero comportando bene anche nei momenti più critici. Un ometto e una donnina perfetti! Mai una sbavatura, ogni cosa detta veniva eseguita, ogni gesto  e ogni occhiata non necessitava di spiegazioni. Quando eravamo noi ad avere bisogno di loro, non si sono mai tirati indietro. Tutto perfetto. Troppo!

Emma comincia a dare segni di reazione. Più passa il tempo e più si rende conto di aver perso quella naturale centralità che spetta al più piccolo. Ora lei deve capire di dover fare un passo indietro. E sta facendo un po’ fatica a farlo.

L’altro giorno mi sono giocato con lei a carte una notte nel lettone e ha vinto. Sfacciatamente, però, una volta addormentatasi, l’ho spostata di peso nel suo letto. Al mattino non ha detto nulla, ma penso che un po’ se la sia presa. Me ne sono accorto e in qualche modo ho cercato di rimediare con altri piccoli gesti che per noi non sono nulla, ma per loro sono importantissimi: mangiare di nascosto dal fratello e dalla mamma un gelato, rubare insieme un preziosissimo cioccolatino, correre a perdifiato l’uno dietro l’altra, fare lunghe camminate in spalla con magari, ogni tanto, qualche bel saltello.

È evidente però che non basta. Reclama la sua mamma che, come è giusto che sia, è presa da Shan.

Mentre scrivo, si sono addormentate tutte e due nel lettone e stanotte le lascerò là sperando che la vicinanza addolcisca un po’ entrambe e possa tornare così il sereno. Non c’è niente di meglio che una bella dormita insieme per sistemare le cose. Io, come sempre, dormirò con un occhio aperto per vedere che tutto si svolga nella più tranquilla normalità.

Shan, nel frattempo, sembra davvero sereno. La notte scorsa ha dormito 10 ore filate e al risveglio non ha neanche pianto. Ci ha visto muoversi nei paraggi e si è subito tranquillizzato. Di notte gira nel letto. Questa mattina, per esempio, lo abbiamo trovato senza pantaloni del pigiama e con la testa al posto dei piedi. Finché fa tutto dormendo, che problema c’è?

È sempre più visto, quindi. Oggi ha anche camminato un po’, nel passeggino non sta più sempre fermo, i piedi e le gambe iniziano ad andare un po’ dappertutto e anche sul biberon si avventa come un falco sulla preda. La dottoressa Rondinelli con cui abbiamo fatto quattro chiacchiere sembra essere contenta di come lo ha trovato.

Mi permettete una battuta? I primi passi di Shan, il suo stare bene e tranquillo, le sue risate, la crescita obbligata di Emma, la nostra famiglia che cresce, il bellissimo gruppo di famiglie con cui ci siamo trovati a vivere questa avventura… è vero che una Rondinelli non fa primavera, ma noi ne stiamo vedendo tante in questi giorni.

 

(7/continua…)