Cominciamo a conoscerci…

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Giorno 2 – Arrivati al Nido, la struttura di Meknès che ospita i bambini più piccoli, ci siamo subito divisi in due gruppi: Elisa, Beatrice, Andressa e Gabriella sono rimaste con i neonati, mentre Sonia, Martin e Daniela si sono dedicati ai ragazzi disabili.

Il primo gruppo ha aiutato nelle poppate per i piccoli salendo poi in terrazza a giocare con i bimbi di un anno e poco più; tra di loro una bambina in particolare ci ha sorpreso per la sua vivacità e voglia di cercare un contatto, nonostante le sue manine siano affette da una malformazione congenita e non hanno le dita. La gioia trasmessa da questi bimbi ci travolge ogni giorno di +!

Il secondo gruppo invece ha passato la mattinata nella ludoteca insieme ad Hicham, Chakib, Reda e tutti gli altri, facendo dei lavori di pittura e stencil, accompagnati da canzoni di cartoni animati italiani e da danze…un po’ di scambio culturale!!!!

In particolare Martin ha sostenuto ed aiutato Reda a fare disegni, dato che il ragazzo é non vedente. Nonostante questo, Reda é un ragazzo molto carismatico e socievole e la sua gioia era tanta che continuava a chiamare Sonia, Martin e Daniela a gran voce solo x sentire la loro risposta ed accertarsi della loro presenza… Era un gioco nel gioco!

Nel pomeriggio siamo tornati all’Annexe dai ragazzi più grandi che ci reclamavano a gran voce. Abbiamo iniziato l’attività’ insegnando loro come farsi braccialetti e portachiavi con i fili x gli scoobydoo.

Ci siamo poi scatenati in balli di gruppo con Andressa che guidava la coreografia. Gli occhi dei ragazzi brillano di gioia ogni volta che ci vedono e hanno tanta voglia di imparare cose nuove insieme a noi!

La giornata si é poi conclusa come ieri, con una grande guerra di gavettoni ed un viaggio in grande taxi decisamente umidiccio.

É stato sorprendente notare come in così poco tempo si siano instaurati dei rapporti molto forti, oltrepassando la barriera della lingua ed ancor più, vedere che alcuni ragazzi si sono mostrati molto protettivi nei nostri confronti davanti a determinate circostanze. Non possiamo tuttavia non riflettere su come tutte queste attività che facciamo nella loro semplicità siano per questi bambini qualcosa di magico…e un poco di tristezza ci pervade capendo sempre più che la nostra normalità è per loro una occasione irripetibile per vivere un attimo di gioia…

 

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