Congedo parentale: il mese retribuito all’80% potrà essere richiesto anche dai papà?

Possibili novità nella Legge di Bilancio per quanto riguarda il congedo parentale: un emendamento della stessa maggioranza pensa di estendere anche ai padri la possibilità di usufruire del mese di congedo facoltativo retribuito all’80% dello stipendio anziché al 30

Una delle novità più interessanti contenute all’interno della bozza della Legge di Bilancio era quella riguardante i cambiamenti che il Governo sta pensando per il Congedo Parentale. Inizialmente sembrava che la misura dovesse prevedere un mese in più di congedo facoltativo retribuito all’80% (anziché al 30%). In seguito è stato specificato che, in realtà, non si trattava di un mese ulteriore, ma di un cambiamento della retribuzione per uno dei sei mesi di congedo che sono già previsti. Come per tutti gli articoli della manovra, però, è solo in fase di discussione alle camere, (per l’attuale manovra sono stati presentati oltre 3mila emendamenti), che i vari provvedimenti prendono forma e, quindi, anche quello del congedo parentale sta subendo alcune modifiche e alcune precisazioni che con ogni probabilità ne cambieranno l’assetto finale.

Estendere ai padri la possibilità di usufruire del mese di congedo parentale all’80%

Al momento, la questione congedo parentale è trattata nell’articolo 66 della manovra e prevede che tutte le madri lavoratrici dipendenti possano sfruttare, entro i sei anni di vita del bambino o dal suo ingresso in famiglia in seguito ad affido o adozione, un mese di congedo la cui retribuzione viene innalzata dall’attuale 30% dello stipendio fino all’80%. Restano uguali, invece, le disposizioni per gli ulteriori mesi di congedo, concesso per tre mesi, non cedibili, a ciascuno dei genitori e per ulteriori tre mesi a uno dei due (anche in misura frazionabile tra madre e padre).
Su queste basi, secondo i tecnici la misura costerebbe circa mezzo miliardo di euro in tre anni e andrebbe a beneficiare una platea di circa 150mila donne.
Ora, però, dalla stessa maggioranza, e in particolare dal partito Noi Moderati guidato da Maurizio Lupi, è arrivato un emendamento interessante (e, a detta di Lupi, condiviso dallo stesso governo) che prevede di estendere la possibilità di usufruire del mese di congedo parentale retribuito all’80% anche ai padri. Non si tratta di un mese ulteriore, ma semplicemente di lasciar decidere alle famiglie se il mese di retribuzione all’80% possa essere chiesto dal padre o dalla madre. L’idea è quella di incentivare ulteriormente la conciliazione famiglia – lavoro e, in generale, favorire la natalità, visto che, in Italia, quasi sempre sono i padri ad avere stipendi più alti e, quindi, potrebbe essere più vantaggioso per le famiglie che fossero proprio loro a usufruire del mese di congedo con una maggiore retribuzione.

Altra possibile novità per il congedo parentale: due mesi retribuiti al 67%

Ma le novità potrebbero non finire qui, sempre Maurizio Lupi ha raccontato al Corriere della Sera dell’ipotesi di aumentare le retribuzioni anche per un secondo e un terzo mese di congedo parentale facoltativo portandolo al 67% dello stipendio (sempre dall’attuale 30%). La misura costerebbe altri 150 milioni all’anno, nel bilancio dello Stato, e, dunque, bisognerà verificarne la fattibilità.
La sensazione è che il primo emendamento possa trovare il parere favorevole ed entrare in Manovra definitivamente; più difficile possa essere approvato fin da subito anche la seconda proposta. Staremo a vedere.