Manovra Governo Meloni: aumenta l’Assegno Unico. Un mese in più di congedo parentale all’80%

Varato il primo Decreto che avvia l’Iter della Legge di Bilancio. L’Assegno Unico per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno di vita del bambino, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Riduzione dell’Iva dal 10 al 5% sui prodotti per l’infanzia. Un mese in più di congedo parentale

La firma è arrivata 25 minuti dopo la mezzanotte, al termine di oltre tre ore di riunione servita al Consiglio dei Ministri per approvare il DDL con il quale parte ufficialmente l’iter della Legge di Bilancio.
Una legge da 35 miliardi (più del previsto) basata su un “approccio prudente e realista”, come recita in apertura il testo definitivo comunicato dal Governo stesso. Confermate molte delle anticipazioni arrivate nei giorni scorsi, ma non mancano novità e qualche “retromarcia” abbastanza inevitabile visto il momento economicamente difficile e il poco tempo a disposizione per l’approvazione della Manovra entro la fine dell’anno.
Dei 35 miliardi totali, come si sapeva, 21 erano “blindati” per le misure varate già dal Governo Draghi contro il caro-energia. Con gli altri 14 miliardi l’Esecutivo è intervenuto su diversi temi tra i quali spiccano i provvedimenti per le famiglie, le pensioni e il reddito di cittadinanza.

Manovra 2023: aumenta l’Assegno Unico. Un mese di congedo all’80%

Partiamo dalle famiglie. Confermato il bonus sociale per le bollette ai nuclei più in difficoltà, con un innalzamento della soglia ISEE per potervi accedere da 12 a 15mila euro.
Rinforzato l’Assegno Unico. Recita il testo del DDL: “Per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli”. Non immediata l’interpretazione, ma dovrebbe trattarsi di un aumento per i nuovi nati del 50% dell’importo, che sale al 100% se il nuovo nato è all’interno di un nucleo che ha tre o più figli.
Rientra negli aiuti alle famiglie anche la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile. Più articolato e da chiarire l’istituzione di un fondo da 500 milioni per la realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” da destinare all’acquisto di beni di prima necessità da parte dei nucleo con ISEE fino a 15mila euro.
Altra misura importante inserita in manovra è l’introduzione di un mese di congedo parentale facoltativo in più rispetto a quelli attualmente previsti; inoltre, questo mese, di cui si può usufruire entro i 6 anni di ciascun figlio, sarà retribuito all’80% e non al 30% com’è oggi per tutto il periodo di congedo facoltativo.
Confermate le agevolazioni per gli under 36 che comprano la prima casa mentre è stata introdotta una agevolazione per le assunzioni a tempi indeterminato “con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del Reddito di cittadinanza”.

Pensioni: soluzione ponte con “quota 103”

Per quanto riguarda le pensioni, sono state confermate le voci della vigilia su “quota 103”, che permetterà di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Si tratta di una misura “ponte” per evitare il ritorno della Legge Fornero e avere il tempo per pensare una più generale riforma nel corso dell’anno.
Confermata ma modificata l’“Opzione donna”, che permette di andare in pensione a 58 anni per chi ha due o più figli, 59 con un figlio, 60 negli altri casi.

Battaglia sul Reddito di Cittadinanza

La questione più spinosa, anche all’interno della stessa maggioranza, è il destino del Reddito di Cittadinanza. Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno fatto dalla sua abolizione una delle “bandiere” del loro programma, ma rivedere del tutto la misura richiede tempo e, come per le pensioni, la questione è rimandata al 2024. Il ridimensionamento, però, comincia già ora, con la riduzione delle mensilità di erogazione a un massimo di 7/8 invece delle attuali 18 rinnovabili. Obbligatoria la partecipazione a corsi di formazione di 6 mesi e decadimento del diritto all’assegno per chi rifiuta la prima offerta di lavoro congrua.
Tra le altre misure contenute nel DDL trovano spazio l’innalzamento della soglia per l’uso del contante da 1000 a 5000 euro; la riattivazione della Società Ponte Stretto per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina; la sospensione anche per il 2023 della “plastica e sugar tax” sui prodotti di plastica monouso e sulle bevande zuccherate; il ripristino del contributo per le scuole paritarie.

Benzina più cara da dicembre

Naturalmente, il testo passa ora al vaglio del Parlamento, che dovrà discutere la Manovra prima della sua definitiva approvazione.
Quello che, invece, è già sicuro è la riduzione del taglio delle accise sui carburanti che dagli attuali 30 centesimi scenderà a partire dal primo di dicembre a 18 centesimi al litro. La decisione ha già fatto scattare le proteste del Codacons che stima una “stangata” per le famiglie di 146 euro all’anno per i soli costi diretti dei rifornimenti, senza contare le possibili ricadute sui prezzi al dettaglio di tutte le merci che viaggiano su gomma (in Italia l’85% del totale).