Repubblica Democratica del Congo. Il dramma degli stupri di guerra

La situazione in Repubblica Democratica del Congo è sempre più terribile. Oltre agli scontri e la diffusione del virus Mpox, la sistematica violenza sessuale provoca qualcosa come 100 stupri al giorno!

Gli scontri che proseguono da anni, gli eventi naturali catastrofici, la diffusione dell’Mpox (virus noto, in precedenza, come Vaiolo delle scimmie)… sono i principali motivi che stanno rendendo sempre più difficile la vita in Repubblica Democratica del Congo. Specialmente nelle regioni a est, vicino al confine con il Ruanda, dove la città più grande e più coinvolta è quella di Goma. Qui si trovano gli orfanotrofi Fed e Sodas con i quali Ai.Bi. collabora, e qui si trovano gli enormi campi di sfollati che contano circa 700mila persone, rifugiatesi qui per sfuggire alle violenze degli scontri tra i guerriglieri del movimento M23 e l’esercito regolare.

Violenza sessuale sistematica

Proprio questi scontri sono alla base di un altro enorme dramma che colpisce queste zone: le sistematiche violenze sessuali nei confronti delle donne.
Purtroppo, da sempre, durante le guerre, gli stupri sono utilizzati come un’arma, ma in Repubblica Democratica del Congo il fenomeno ha raggiunto dimensioni incredibili e agghiaccianti. Secondo un reportage del Wall Street Journal – ripresto da Il Postl’80% delle donne che si trovano nei campi di sfollati di Goma hanno subìto una violenza sessuale. In particolare, nel distretto di Nyiragongo, 20 ko a nord di Goma, dove si trova anche il grande vulcano la cui eruzione, nel 2021, aveva costretto all’evacuazione i minori dell’orfanotrofio Fed, gli stupri sono passati da essere all’incirca 100 al mese, ai 100 al giorno, come riportato da un rapporto delle Nazioni Unite di luglio.
Le violenze sessuali non sono solo “un’arma” terribile nell’immediatezza in cui vengono compiute, ma le loro conseguenze durano nel tempo, sia per quanto riguarda il vissuto delle donne che la subiscono, sia per le conseguenze sociali, visto che nel Paese lo stupro è visto come una vergogna per chi lo subisce e tante volte i mariti ripudiano e abbandonano le mogli che hanno subìto violenza.

Violentate… per non morire di fame

Il resoconto del WSJ riporta diversi racconti di donne che sono state violentate mentre andavano alla ricerca di cibo, percorrendo l’unica possibile strada che dai villaggi porta verso la città di Goma. Questo rivela come la povertà e la mancanza di cibo siano due delle cause degli aumenti delle violenze, costringendo le donne ad allontanarsi da casa per cercare un modo con il quale sfamare i figli.
Da tempo le nazioni unite e diverse associazioni sono impegnate per sensibilizzare l’opinione pubblica contro questo sistematico uso della violenza sessuale, ma il percorso è lungo e complesso ed episodi come quelli della Repubblica Democratica del Congo rendono manifesto come ci sia ancora da fare tantissimo.

Africa. Emergenza Abbandono in Repubblica Democratica del Congo

Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge, oltre alla Repubblica Democratica del Congo, altri tre paesi nei quali l’emergenza abbandono è drammatica: GhanaRepubblica del Congo (Congo Brazzaville) e Burundi. Con il tuo sostegno, potremo garantire a quanti più minori possibile accolti dagli orfanotrofi, assistenza, cibo, cure e, soprattutto, la fiducia in un futuro differente. Che ancora è possibile! Sostieni anche tu la campagna “Africa. Emergenza Abbandono in Repubblica Democratica del Congo”.