La guerra dimenticata nella Repubblica Democratica del Congo. Bombe nei campi profughi di Goma

Continuano i combattimenti e le tensioni creando instabilità in Congo, soprattutto nella zona di Goma, dove si trovano gli orfanotrofi sostenuti da Ai.Bi.

La situazione nella Repubblica Democratica del Congo rimane tesa. Nonostante la vita quotidiana a Goma proceda senza interruzioni, i combattimenti tra le forze governative e i ribelli dell’M23 continuano a causare instabilità, soprattutto nei territori di Masisi e Rutshuru. La città di Rubaya, nota per le sue miniere di coltan, è stata recentemente conquistata dall’M23 dopo intensi scontri.
Il 3 maggio, la violenza ha colpito duramente i civili quando presunte bombe sganciate dall’M23 hanno ucciso almeno otto persone in un campo per sfollati alla periferia di Goma. L’incidente ha provocato indignazione tra gli sfollati, che hanno bloccato la strada Goma-Sake in segno di protesta. Le forze dell’ordine hanno risposto con colpi di avvertimento per disperdere la folla.
La tensione è palpabile, con continui scambi di artiglieria tra l’esercito congolese e i ribelli.

[Fonte: Radio Okapi]

Il contributo di Ai.Bi.

I campi profughi sono stati allestiti nei pressi degli orfanotrofi Fed e Sodas, sostenuti dall’associazione Amici dei Bambini. Uno dei più grandi si trova proprio nel quartiere Lac Vert, vicino al centro Sodas. E, come abbiamo già raccontato qui, il personale del centro, nonostante le difficoltà per garantire sostegno ai bambini accolti, si è impegnato duramente per portare aiuti alla popolazione sfollata. Ma è necessario fare molto di più.

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