Repubblica Democratica del Congo. Al via un nuovo progetto per promuovere il diritto del minore a vivere e crescere in una famiglia

Dalla famiglia all’istruzione: il nuovo progetto integrato per i minori del Congo finanziato dalla CAI vede Ai.Bi. in prima linea nel promuovere il reinserimento familiare, l’affido, l’adozione e il miglioramento delle condizioni dei bambini abbandonati in Congo. Ecco i dettagli del progetto

La fine del 2023 ha visto i collaboratori Ai.Bi. di Goma impegnati in una serie di incontri con un’equipe composta da due assistenti sociali, tre psicologi, un consulente legale e un medico.
Lo scopo era presentare il nuovo progetti finanziato dalla CAI per la Repubblica Democratica del Congo.

L’entusiasmo dell’equipe

Nel leggere il testo del progetto, il personale ha analizzato gli obiettivi e i possibili risultati, le modalità e gli strumenti necessari per raggiungerli, la situazione attuale, le difficoltà e come superarle.
L’equipe ha già dato prova di competenza e grandi capacità. C’è molto entusiasmo da parte di tutti per questa nuova iniziativa e per la possibilità di dare un aiuto importante a tanti bambini abbandonati.
Questa grande motivazione ha incoraggiato tutti i membri dell’equipe che avevano partecipato ai precedenti progetti e che, anche dopo più mesi di sospensione delle attività, si sono resi subito disponibili, confermando la loro volontà già prima di presentare le condizioni contrattuali.

Il progetto

Il finanziamento della CAI sosterrà un progetto che coinvolge differenti partner e che si svolge su più città della Repubblica Democratica del Congo: Goma, Mbuji Mayi e Kinshasa.
Ai.Bi., in quanto capofila, coordinerà le azioni di sua competenza oltre che le azioni degli altri partner: VIS, NADIA, CIFA, ANPIL.
L’obiettivo è quello di promuovere il diritto del minore a vivere e crescere in una famiglia, favorendo il ricorso al reinserimento familiare, all’affido e all’adozione per i minori orfani e fuori famiglia.
Per i minori che vivono negli orfanotrofi, il progetto intende promuovere una presa in carico integrata e multidimensionale, che garantisca assistenza, cura, protezione e supporto in risposta alle esigenze specifiche ed individuali di ciascun beneficiario.

Gli obiettivi del progetto

Il progetto prevede i seguenti quattro risultati:

  • 80 famiglie accoglienti, d’origine o affidatarie, con strumenti e competenze di gestione familiare necessari per accogliere e far crescere il minore;
  • 36 operatori delle autorità preposte alla protezione dei minori e 15 operatori dei centri di accoglienza per minori fuori famiglia (Don Bosco, Sodas e Fed) rafforzano le loro competenze in materia di child protection e alternative care;
  • 283 minori accolti negli istituti di Goma, Kinshasa e Mbuji Mayi migliorano le proprie condizioni psico-fisiche attraverso una presa in carico integrata;
  • Le competenze socio-relazionali e cognitive di 896 bambini delle scuole di Kinshasa e Goma sono migliorate.

I destinatari:

  • 1.033 minori orfani, fuori famiglia o provenienti da contesti di estrema vulnerabilità di cui: 157 bambini accolti presso il centro Don Bosco Ngangi a Goma e il centro Don Bosco Muetu a Mbuji Mayi; 101 bambini accolti nei centri Sodas e Fed di Goma, 25 presso l’orfanotrofio Nid d’Espoir, 150 in carico a P.F.D.U. e 600 allievi della scuola St. Georges di Kinshasa;
  • 241 adulti di cui: 160 caregiver, 15 operatori dei centri, 36 operatori istituzionali, 20 operatori delle equipe educative, 10 care leaver.

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