Repubblica Democratica del Congo. Una lettera di pace da Goma

In un Paese lacerato dal conflitto e dall’instabilità economica, i piccoli gesti dei sostenitori a distanza diventano aiuti concreti e momenti di speranza per i bambini abbandonati del centro SODAS. La lettera di ringraziamento della piccola Belami alla sua madre italiana

Nella Repubblica Democratica del Congo, e in particolare nella città di Goma, la situazione resta estremamente difficile, nonostante l’accordo di pace firmato tra Rwanda e Congo.
La crisi umanitaria causata dal conflitto armato nelle regioni occupate dai ribelli del gruppo M23 continua a colpire duramente la popolazione.
Le attività economiche sono paralizzate e la mancanza di liquidità sta mettendo provando fortemente le famiglie. Gli impiegati pubblici sono a casa perché gli uffici sono serrati, molti ospedali hanno licenziato il personale e numerosi negozi stanno abbassando le serrande. In questo contesto, trovare lavoro è diventato quasi impossibile, e la quotidianità di molte famiglie è diventata una lotta per la sopravvivenza.

I contributi extra dei sostenitori a distanza

In mezzo a tanta difficoltà, un raggio di speranza è arrivato grazie al sostegno a distanza: grazie ai contributi inviati dai sostenitori, è stato possibile distribuire generi alimentari, vestiti nuovi e materiale per l’igiene personale ad alcuni bambini che vivono in famiglia e al centro per l’infanzia SODAS, un orfanotrofio che da anni rappresenta un punto di riferimento per i bambini più vulnerabili della zona. Queste consegne, organizzate da Ai.Bi. Amici dei Bambini, sono state momenti toccanti, carichi di emozione e gratitudine.
I bambini che vivono in famiglia e che negli ultimi mesi hanno trovato un padrino o una madrina a distanza, si recano ogni giorno al centro SODAS per ricevere un pasto caldo, studiare e giocare con i loro coetanei. Per molti di loro, quel pasto è l’unico della giornata. Le famiglie non riescono più a garantire il minimo indispensabile: il centro diventa così un’ancora di salvezza.
Nel mezzo di tutto questo, l’annuncio dell’accordo di pace e di un possibile cessate il fuoco ha senza dubbio portato un raggio di speranza, anche se è difficile credere a queste parole, dato che troppe volte in passato promesse simili sono rimaste disattese. Ma ogni segnale di pace, per quanto fragile, è prezioso.

La lettera di Belami

Lo sforzo compiuto da Ai.Bi. e la generosità dei suoi sostenitori è testimoniata dai tantissimi ringraziamenti che arrivano proprio dai bambini sostenuti e dalle loro famiglie.
Tra le tante testimonianze ricevute di recente, una lettera si è distinta in maniera particolare: quella di Belami, bambina sostenuta a distanza, che scrive alla sua madrina Lidia con parole semplici ma profonde.
Riportiamo il testo

Ciao madrina carissima,

sono tanto felice perché ho ricevuto la tua lettera e mi ha fatto davvero piacere sapere che stai bene tu e tutta la tua famiglia!

Abbiamo finito l’anno 2024 stando bene, ma poi a gennaio è successo qualcosa di brutto: c’è stata la guerra qui dove viviamo e abbiamo avuto molta paura. Però ringraziamo Dio che ci ha protetti e anche te per tutte le tue preghiere. Anche se adesso non è ancora tutto tranquillo, va un pochino meglio.
Il mio compleanno è stato bello! La mia mamma mi ha comprato un biscotto e io ero molto contenta.
Grazie di cuore per tutti i regali che mi hai mandato! Abbiamo ricevuto tanto cibo, dei bei vestiti e anche dei sandali nuovi! Il cibo è arrivato proprio quando ne avevamo bisogno, perché a casa era difficile trovarlo.
Anche noi siamo cattolici. Però non ho ancora ricevuto i sacramenti perché i miei genitori non sono sposati. Ma ho già cominciato a fare catechismo per prepararmi al battesimo e alla comunione. Sono contenta!
A scuola sto andando abbastanza bene. Nell’ultimo esame ho preso il 65% e sono arrivata 17ª su 49 bambini della mia classe (sono in quarta elementare!).
Anche la mia mamma e i miei fratelli ti ringraziano tanto per tutto quello che fai per noi. Che Dio ti benedica sempre!

Un abbraccio grande a tutta la tua famiglia.
Con tanto affetto,
la tua bambina,
Belami

L’attesa di Justin, Elie e Kevin

Belami ha trovato chi ha accolto il suo grido di aiuto, ma JustinElie e Kevin stanno ancora aspettando qualcuno che possa accompagnarle nel loro cammino di speranza e di emancipazione attraverso un’Adozione a Distanza.

Adotta a distanza un bambino ancora in attesa

Adottare a Distanza è un gesto meraviglioso di vicinanza e sostegno verso un bambino in grave difficoltà familiare. Con 50 euro al mese potrai garantire al minore la possibilità di crescere serenamente e di studiare. Riceverai la sua foto e potrai, se lo desideri, intraprendere con lui uno scambio di corrispondenza, tenendoti informato sui suoi progressi e sulle sue necessità, relazionandoti direttamente con i nostri operatori presenti nel Paese per avere aggiornamenti o, qualora lo desiderassi, inviare pensierini “extra” nei momenti importanti della sua vita, come nel giorno del suo compleanno.
Pensaci. Il tuo aiuto è davvero prezioso.