Congo. Paka (Ministero Interni): “Su mille dossier depositati, cento già valutati positivamente. Le prime partenze in settimana”

pakaNuove dichiarazioni di Albert Paka, consigliere giuridico per il Ministero degli Interni  della Repubblica democratica del Congo e Presidente della Commissione ad hoc incaricata di studiare i dossier relativi alle adozioni dei bambini congolesi da parte di coppie straniere, bloccate a seguito della moratoria entrata in vigore nel settembre del 2013.

Secondo quanto dichiara alla radio Okapi, il consigliere giuridico del Ministero Paka fa chiarezza (rispetto all’informazione rilasciate da numerosi organi di stampa la settimana scorsa che annunciavano la rimozione del divieto di adottare minori in rdc) e precisa che “Il governo congolese non ha ancora rimosso la moratoria sulle adozioni internazionali da parte degli stranieri. La decisione è tutt’ora in vigore: è chiaro che nei prossimi giorni esamineremo le modalità di rimozione progressiva di alcuni dossier ‘in sofferenza’ colpiti dalla moratoria”. Paka spiega che “attualmente la Commissione sta esaminando i dossier d’adozione ‘in sofferenza’ le cui sentenze di adozione sono state emesse prima della moratoria”.

La Commissione diretta da Albert Paka, ha circa un migliaio di dossier da esaminare, di cui un centinaio hanno già ottenuto parere favorevole. Questo significa che un centinaio di bambini congolesi potranno lasciare il paese nei prossimi giorni.L’adozione internazionale di bambini congolesi da parte di stranieri è stata sospesa dal mese di settembre 2013. Avrebbe dovuto essere rimossa l’anno successivo ma la DGM l’aveva tenuta in vigore. Rimproverava agli stranieri che adottano bambini congolesi di destinarli a delle seconde adozione e a fare traffico di minori.

Il Presidente della Commissione fa sapere che “il Governo vuole prima evadere i dossier adottivi arretrati”.

“Il governo ha dato istruzioni chiare – precisa Paka – che consistono nel verificare l’autenticità delle sentenze di adozione emesse. E’ noto che tra gli abusi, che sono stati denunciati, abbiamo constatato che ci sono delle sentenze di adozione attribuite a delle giurisdizioni che, invece, ne ignoravamo l’esistenza”.

“Queste sentenze di adozione sono state ‘fabbricate ad arte’ nei corridoi e nei bar per consentire l’uscita dei bambini dal territorio congolese”, ha deplorato il consigliere giuridico presso il Ministero dell’Interno.  Infine, Paka ha indicato che in alcuni casi non si trattava di errori commessi da parte del giudice nelle sentenze di adozione, piuttosto è il giudice stesso ad essere stato ingannato”.