Coronavirus. Dalla Lombardia al Lazio, la maggioranza dei ricoveri sono di chi non ha il vaccino

Moratti: “Nelle terapie intensive della Lombardia non ci sono persone vaccinate, ci sono non vaccinati, la notizia è questa e questo dovrebbe essere sufficiente a convincere gli indecisi”

 Continua senza sosta la campagna vaccinale e gli effetti si sentono e si vedono anche all’interno delle strutture sanitarie italiane.

Milano Today, riporta un’intervista di Telelombardia a Letizia Moratti, nella quale l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, dichiara: “Nelle terapie intensive della Lombardia non ci sono persone vaccinate, ci sono non vaccinati, la notizia è questa e questo dovrebbe essere sufficiente a convincere gli indecisi”.

La vicepresidente di Regione Lombardia ha sottolineato come tra le fasce più restie alla vaccinazione vi siano quelle dei lombardi tra i 30 e i 40 anni, mentre ottime risposte sono arrivate invece dai ventenni, con l’87% di vaccinati e dai giovanissimi tra i 12 ai 19 anni con il 73% di vaccinati.

Con soddisfazione – ha continuato Letizia Moratti- dico che 7,6 milioni di lombardi sono vaccinati, pari all’85% della platea sopra i 12 anni. Di questi l’88% con due dosi, il 99% la prima. Siamo la prima regione in Italia grazie a un lavoro straordinario. Siamo tra i primi al mondo, siamo in zona medaglia”.

Nel Lazio vicini all’80% di vaccinati

Gli fa eco il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che, come riporta AdnKronos, spiega: “Siamo vicini all’80 per cento dei vaccinati nel Lazio e saremo la prima Regione a garantire una vera immunità di gregge ma non ci fermiamo […] Nel Lazio abbiamo il crollo dei decessi e purtroppo oltre il 94% di decessi e ricoveri in terapia intensiva sono di persone che ancora non sono vaccinate: questo ci dice quanto è importante questa campagna e che dobbiamo andare avanti”.

Notizie che ribadiscono ancora una volta l’importanza della vaccinazione: per la nostra salute, per quella dei nostri cari, per tornare al più presto a quella quotidianità lasciata ormai più di un anno fa e per non rivedere immagini di medici ed infermieri stremati, di reparti di terapia intensiva stracolmi e di strutture al collasso.

E per chi rimanga ancora arroccato sulla decisione di non vaccinarsi e che la vaccinazione non serva a salvare delle vite, qualora malauguratamente debba contrarre il virus, che paghi di tasca propria le spese sanitarie necessarie a rimettersi in sesto!