Coronavirus e Adozione Internazionale. Coppia bloccata da 46 giorni a Dubai con i propri figli attende di rientrare in Italia

La CAI – Commissione Adozioni Internazionali e la Farnesina al lavoro per trovare una soluzione. Ancora 30 le coppie adottive all’estero

Coronavirus e adozione internazionale: dovrebbe essere imminente lo sblocco della situazione della coppia adottiva bloccata a Dubai con il proprio figlio, in attesa di rientrare in Italia dopo 46 giorni. Alberto ed Elisabetta, questi i nomi dei due genitori riportati dal quotidiano La Nazione di Firenze, erano partiti per l’India lo scorso 29 febbraio, felici per l’ottenuto abbinamento con due fratellini. Il 12 marzo la coppia, con i propri figli, si è recata all’aeroporto di Mumbai, per prendere il volo diretto a Bologna. Un volo con scalo a Dubai. Da dove la coppia avrebbe dovuto prendere la coincidenza per l’Italia. Purtroppo, però, a causa del lockdown, quella coincidenza è andata persa.

“Hanno bloccato tutto per il lockdown – spiega Elisabetta – e da allora siamo bloccati qui. Abbiamo già cambiato tre alberghi. In questo dove ci troviamo ora, siamo chiusi dentro da 10 giorni. Qui ci sono meno casi di coronavirus che in Italia e in Europa, ma uscire è difficile: bisogna registrarsi a un portale indicando dove dobbiamo andare, a fare cosa e per quanto tempo. Viene rilasciato il permesso tramite sms su un cellulare locale: riusciamo solo grazie alla collaborazione della reception. Mio marito ed io usciamo a turno ogni tanto per comprare da mangiare. Siamo stanchi fisicamente e psicologicamente, felici di essere coi nostri bambini, ma hanno bisogno di sistemarsi nella loro nuova casa, nella cameretta pronta ad accoglierli, di conoscere i nonni, gli zii e tutti gli amici che ci stanno aspettando. Sono più di 40 giorni che sono fuori dall’istituto dove hanno vissuto finora. Sono fragili: si stanno affidando a noi, ma hanno bisogno di certezze, di stabilità, di una casa vera”.

Dalle informazioni reperite da AiBinews, la situazione della coppia è all’attenzione da giorni della CAI – Commissione Adozioni Internazionali e del MAE – Ministero degli Affari Esteri. Si sta tentando di trovare una soluzione, che dovrebbe consistere nell’organizzazione di un volo speciale che dovrebbe raccogliere altri cittadini italiani residenti in diverse città dell’Asia e in attesa di rientrare. Ad oggi sono 30 le coppie adottive all’estero che attendono di portare a termine le loro pratiche. La CAI sta lavorando alacremente per trovare delle soluzioni.