Coronavirus. Il dramma delle donne vittime di violenza e i progetti di accoglienza di Amici dei Bambini

Le mura domestiche possono diventare una terribile prigione per le donne fragili. Ecco perché l’#Accoglienzanonsiferma

L’emergenza Coronavirus e le limitazioni della libertà di movimento hanno prodotto un’ulteriore dramma: quello delle donne vittime di violenza. Mentre i dati dicono che sono calate le richieste di aiuto, poiché, presumibilmente, le donne sono maggiormente sotto controllo tra le mura domestiche, le notizie di cronaca danno spazio alle prime tragedie: dopo la ragazza 27enne uccisa dal fidanzato nel messinese, è arrivata la vicenda di Milano, dove un disoccupato 48enne di origine domenicana lo scorso 23 marzo ha accoltellato la moglie di fronte ai figli, dopo giorni di litigi nella loro casa di via Lorenteggio. L’uomo, che si era procurato delle lesioni, era stato medicato al Policlinico dove è risultato positivo al coronavirus.

Data la situazione, bisogna ricordare l’esistenza di una app legata al numero 1522 per le situazioni in cui, per le donne che si trovano in queste condizioni, è impossibile telefonare ma che permette di rimanere in collegamento chattando con gli operatori o per attivare immediatamente le forze dell’ordine.

Coronavirus: per le donne vittime di violenza l’accoglienza di AIBC

Proprio per le donne e le madri fragili, Amici dei Bambini continua a operare, nonostante tutto, con le sue comunità di accoglienza gestite dalla Cooperativa Sociale AIBC e presenti nei territori più colpiti dalla propagazione del Covid-19, come Brescia, Cremona e Milano. Anche in un momento di grave difficoltà e di limitazioni negli spostamenti delle persone, non si possono lasciare sole le persone più fragili e deboli. Grazie alle donazioni raccolte con la campagna #Accoglienzanonsiferma, saranno inoltre acquistati materiali e presidi medico sanitari proprio per le comunità di accoglienza per minori, adolescenti e mamme in difficoltà nelle zone più colpite dal COVID19 e offrire sostegno agli ospedali del territorio con i quali Ai.Bi. collabora, oltre a supporto psico-pedagogico a bambini, famiglie e adolescenti vulnerabili.

Non voltarti dall’altra parte. Puoi fare molto anche tu. Per informazioni: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/