Coronavirus. Nuovo DPCM: stop allo sport dei bimbi e ingressi a scuola scaglionati nella giornata

Le nuove misure per il contenimento del contagio: stretta sulle competizioni sportive provinciali e locali

Nella serata di ieri, domenica 18 ottobre, è stato ufficialmente presentato il nuovo DPCM contenente le nuove misure per il contenimento del contagio da Coronavirus. Misure che sono state meno rigide rispetto alle previsioni della vigilia, ma che hanno colpito ancora i bambini e la scuola. A cambiare è infatti il calendario sugli orari di ingresso nellle aule: vi saranno ulteriori scaglionamenti, con la previsione di eventuali turni pomeridiani e l’ingresso non prima delle nove del mattino, per evitare troppo movimento negli orari di punta.

Coronavirus. Le indicazioni del nuovo DPCM per la scuola

Con il nuovo DPCM per il Coronavirus torna per la scuola, anche se non in termini perentori, il ricorso alla didattica a distanza che, a quanto si apprende da fonti dell’agenzia ANSA, le regioni avrebbero voluto imporre agli ultimi due anni delle scuole superiori. “Previa comunicazione al Ministero dell’Istruzione – dice il DPCM – da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza”.

Per quanto invece riguarda lo sport, rimane il sì a partite e gare sportive, ma solo se per campionati, manifestazioni o tornei di livello regionale e nazionale per professionisti e dilettanti, mentre sono vietati del tutto gli sport di contatto (anche solo per allenamenti) svolti a livello amatoriale e c’è il divieto pure per le gare dilettantistiche a livello provinciale. Vale a dire la maggioranza delle competizioni che riguardano i bimbi… Per lo sport dilettantistico è comnunque sempre possibile l’allenamento in società sportive riconosciute dal CONI, ma solo a livello individuale.

Tra le altre misure, si prevede inoltre che i sindaci dispongano “la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. Inoltre “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 sino alle ore 24 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

“Sono – inoltre – vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale ed i congressi, previa adozione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico, e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro”. “Sono sospese – dice ancora il DPCM – tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza”.

Per quanto riguarda bar e ristoranti, “restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.