Cosa lascia il 2025 alle famiglie?

L’anno appena finito ha portato diverse novità per quanto riguarda incentivi, bonus e detrazioni per le famiglie, specie quelle più numerose. Vediamo tutti i provvedimenti e i cambiamenti effettuati

Il 2025 è stato un anno che ha visto l’introduzione o la conferma di diverse misure a sostegno delle famiglie e della natalità. Alcune si erano già viste anche in passato, magari in forme differenti, altre sono state confermate in maniera strutturale dopo anni di “rinnovi” anuali, altre ancora sono delle novità assolute. Mentre gli occhi di tutti sono già proiettati verso il 2026, con la nuova Legge di Bilancio appena approvata, proviamo a vedere, invece, cosa il 2025 ha portato (e lasciato in eredità per gli anni a venire) alle famiglie italiane.

Sostenere la natalità

Semplice e immediata è la Carta Nuovi Nati, un bonus di 1000 euro una tantum per tutte le famiglie con ISEE sotto i 40mila euro in cui arriva un nuovo figlio (nato, adottato o in affidamento pre-adottivo.)
Quando il figlio cresce, invece, l’aiuto arriva dal Bonus Asilo Nido che, già presente, è stato potenziato e reso strutturale arrivando fino a 3.600 euro per famiglie con ISEE sotto i 40 mila euro e in cui sia presente già un altro figlio minore di 10 anni.
Per aiutare la conciliazione casa-lavoro, invece, il 2025 ha visto salire a tre i mesi di congedo parentale retribuito all’80%, sfruttabili fino ai 6 anni dalla nascita del figlio o dal suo ingresso in famiglia.
Per le mamme lavoratrici è stato trasformato in un contributo diretto in busta paga il cosiddetto bonus mamme, che arriva fino a 40 euro al mese per le donne con almeno due figli e un reddito inferiore a 40mila euro. Nel 2026, come annunciato, il contributo salirà a 60 euro al mese e sarà riservato alle donne con 2 figli, fino al compimento dei 10 anni del minore, o a quelle con tre figli, fino ai 18 anni del figlio minore.
Sempre per le mamme, c’è la possibilità, da parte delle aziende, di erogare fino a 2000 euro esentasse di Fringe Benefit, con i quali è possibile pagare anche, per esempio, i rimborsi delle bollette, i buoni spesa o il rimborso dell’affitto.

Misure per la casa

Visto che è stato accennato al tema della casa, oltre ai cambiamenti riguardanti i bonus per le ristrutturazioni e per l’acquisto di elettrodomestici, che abbiamo visto QUI, è stato confermato fino al 2027 la garanzia statale fino all’80% per l’ottenimento del mutuo sull’acquisto della prima casa per le giovani coppie.
Ma per quanto riguarda la casa, la modifica più importante è l’esclusione del valore della prima casa da calcolo dell’ISEE per un valore fino a 91.500 euro, o fino a 200mila euro per le famiglie che risiedono in una grande città metropolitana.
Sull’ISEE non “pesa” più anche l’Assegno Unico, ponendo così fine all’equivoco che portava alcune famiglie a essere escluse da alcune agevolazioni per avere un ISEE troppo alto… proprio a causa dell’assegno unico.
Esclusi, infine, anche i titoli di stato fino a un valore di 50mila euro.

Il quoziente familiare

Il 2025 ha segnato anche l’avvio di una sorta di quoziente familiare per calcolare le detrazioni spettanti in fase di dichiarazione dei redditi, che non saranno più fisse ma varieranno in base al numero dei figli (chiaramente, più figli a carico ci sono, più detrazioni si possono effettuare).
È stato però anche introdotto il limite dei 30 anni per poter considerare un figlio “a carico”, fatta eccezione per i casi di disabilità che rimangono senza limiti d’età.

Bonus psicologo e Carta Dedicata a Te

Per chiudere la ricognizione dei bonus (QUI, invece, trovate un articolo dedicato a tutte le misure per le famiglie previste dalla manovra per il 2026), il 2025 ha portato la conferma del bonus psicologo come misura strutturale, con un tetto massimo di 1500 euro per gli ISEE più bassi (anche se i fondi rimangono pochissimi rispetto alla quantità delle richieste), e la conferma della Carta Dedicata a Te da 500 euro per l’acquisto di beni di prima necessità, ma con l’estensione della possibilità di acquisto, rispetto al passato, a più generi alimentari e al carburante.