Covid: in arrivo la pillola per curare la malattia per via orale

L’azienda farmaceutica Merck ha comunicato che, dopo la fase positive dai test, chiederà l’autorizzazione all’uso per emergenza di una pillola per la cura del Covid

Nuove buone notizie sul fronte della lotta al Covid: l’azienda farmaceutica Merck ha comunicato che la pillola antivirale molnupiravir ha dimostrato durante i testi una capacità di ridurre il rischio di ricovero e di morte dei malati di Covid del 50%. Da qui l’annuncio dell’intenzione di chiedere alla Food and Drugs Administration (l’azienda dei farmaci statunitense) l’autorizzazione all’utilizzo per emergenza della pillola.

Dati rassicuranti sui test effettuati per la pillola anti covid

Secondo i dati dell’azienda, su 775 pazienti sottoposti alla fase di test, nessuno di quelli trattati con molnupiravir è morto durante i primi 29 giorni dello studio, contro gli 8 decessi tra le persone a cui è stato somministrato un placebo.
A questo punto l’attesa è tutte rivolta alla FDA, affinché possa approvare quello che sarebbe il primo farmaco di questo genere per la Covid-19: una pillola da assumere per via orale, due volte al giorno per cinque giorni, per chi ha ricevuto una diagnosi recente di Covid-19.

Merck ha fatto sapere che il farmaco si è dimostrato efficace in maniera “consistente” anche rispetto alle diverse varianti del virus, compresa la Delta.
Secondo quanto riportato dall’AGI, il vicepresidente della ricerca clinica dell’azienda ha dichiarato: “Essendo il primo antivirale orale che mostra un beneficio nei pazienti di diagnosi recente, è piuttosto notevole. È chiaramente un importante punto di svolta nell’evoluzione della nostra lotta contro il Covid-19”.

Una pillola anti Covid da assumere poco dopo la diagnosi

Tenendo conto che, a oggi, gli unici trattamenti per curare la Covid-19 sono gli anticorpi monoclonali, da somministrare per via intravenosa, la facilità di assunzione di una pillola, sommata, naturalmente, all’efficacia del farmaco, potrebbe davvero fornire una nuova arma molto importante per combattere la pandemia e diminuire ancora il numero dei ricoveri e dei decessi. Dalle prime indicazioni che si hanno, l’importante è che l’assunzione avvenga poco dopo la diagnosi della malattia, sottolineando una volta di più, dunque, anche l’importanza dei tamponi e della conseguente attività di tracciamento dei contatti stretti dei soggetti positivi.