Dai vigneti della Valpolicella al Marocco: il perfetto ‘blend’ è rendere felici i bambini del centro Fez

agostino 1E’ il rappresentante di una delle più storiche famiglie del vino italiano. Ma il nettare degli dei non è il suo unico scopo della vita. Agostino Rizzardi, mentre cura i suoi vigneti in Valpolicella, pensa sempre a loro: ai bambini dell’Africa. Quei bambini in grado di sorridere sempre e comunque. Nonostante tutto. “Più non hanno nulla – confida Agostino Rizzardi – più ti accolgono a braccia parte, ti vengono incontro e ti aiutano con quel poco o nulla che hanno. Fosse anche soltanto il loro sorriso”. Ecco che così nasce nella mente di Agostino l’idea di contattare Ai.Bi. Amici dei Bambini, che proprio in Marocco, gestisce ben 7 centri: Lalla Meriem, Fondation Rita Zniber, Home Lalla Amina, La Maison d’Enfants di Fez, La Maison d’Enfants Akkari, La Dar Atfal Al Wafae e Il centro Sidi Bernoussi.

“Ho sempre fatto beneficenza – confida Agostino – attivando dei sostegni a distanza. Ma in  me anno dopo anno si è fatto sempre più forte la voglia e l’esigenza di fare di più. E quel di più è conoscere di persona i bambini, regalargli una giornata diversa tra il gioco e il divertimento”.

L’esigenza di fare di più per l’Africa nasce in Agostino nel 2012 quando “mi sono trovato in difficoltà: ero nel deserto in panne – racconta –  durante un rally. Mi ricordo che in quel momento ho temuto il peggio. Non sapevo cosa fare quando all’improvviso sono arrivati due ragazzi in sella a un motorino. Non ci hanno pensato più di tanto. Si sono fermati e si sono avvicinati. Non capivano nulla ne’ di motori ne’ di saldatori (quello che mi serviva per riparare il danno della mia auto), ma questo non li ha certo fermati dall’offrire il loro aiuto”.

“Non avevano nulla da offrire – continua- se non il loro aiuto e disponibilità. E così ci siamo messi a spingere l’auto fino al villaggio più vicino: qui non solo sono riuscito a riparare il danno della mia auto ma soprattutto sono stato accolto da una marea di bambini. La cosa che maggiormente ricordo è proprio la festa e i sorrisi che ‘diffondevano’ a quantità”.

Da lì nasce il desiderio impellente di Agostino di ricambiare quella generosità d’animo che distingue “quella gente – precisa – e se posso farlo anche solocon la mia presenza, il passaggio nei Centri che ospitano i bambini portando loro giochi, perché no?”.

E così Agostino Rizzardi è il nuovo Amico dei Bambini del centro Dar Atfal al Wafaedove dove si è recato in questi giorni: ad attenderlo i ragazzi abbandonati o appartenenti a famiglie disagiate della città e delle zone rurali limitrofe.

Qui Ai.Bi. grazie al Sostegno a Distanza migliora le condizioni di vita dei bambini accolti elaborando per loro un progetto di vita personalizzato e fornendo supporto scolastico; garantisce visite specialistiche, organizza attività socio–educative e di animazione e coordina gli operatori sociali che seguiranno i bisogni di ogni bambino.

Ai.Bi. lavora in Marocco dal 1992 con progetti di cooperazione allo sviluppo a favore di bambini e adolescenti orfani o abbandonati. Dal 2006, sono stati attivati interventi di sostegno personalizzato per i bambini accolti nelle strutture in cui l’Associazione opera.

Da soli si riesce a fare ben poco nella vita – conclude Agostino Rizzardi – Tutti hanno bisogno dell’aiuto e sostegno degli altri. E diventare Amico dei Bambini è il mio modo di condividere e rendermi utile