Decreto Green Pass in Gazzetta Ufficiale: ecco le regole definitive

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento relativo al Green Pass non ci sono più dubbi su obblighi e restrizioni che scatteranno dal 15 ottobre. Vediamole tutte

Dopo tante bozze e anticipazioni, il provvedimento relativo al Green Pass è finalmente arrivato sulla Gazzetta Ufficiale, sgombrando il campo dagli ultimi dubbi e mettendo nero su bianco le certezze relative al certificato dal 15 ottobre in poi.
A ingolosire i titolisti dei giornali c’è il fatto che il Green Pass sarà obbligatorio anche per i parlamentari e per dipendenti e giornalisti che entrano in parlamento. Ma, onestamente, sarebbe stato troppo stridente l’assenza di questo obbligo nei confronti di tutti quei 23 milioni di lavoratori, pubblici e privati, che dal 15 di ottobre dovranno necessariamente esibirlo per entrare nel proprio luogo di lavoro.

No alla sospensione per i lavoratori senza Green Pass, ma resta lo stop allo stipendio

La novità, già anticipata nei giorni scorsi, è la cancellazione della sospensione per chi non è in regola (tranne che nelle scuole, dove rimane), anche se resta l’assenza ingiustificata fin dal primo giorno e il conseguente stop allo stipendio. Non ci saranno altre conseguenze disciplinari e i lavoratori hanno il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, rimangono però le sanzioni da 600 a 1.500 euro per tutti i lavoratori che non venissero trovati in regola. Sanzioni (da 400 a 1000 euro) anche per i datori di lavoro che non eseguono controlli, così come per le famiglie che non controllano la certificazione dei collaboratori domestici.

Oltre che per i lavoratori, autonomi e titolari di partite Iva compresi, il Green Pass sarà necessario per “servizi di ristorazione per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei, luoghi della cultura, mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, funivie, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali (non per trattamenti terapeutici), parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso; sale gioco, casinò”. Obbligo anche per i trasporti a lunga percorrenza come treni, aerei, pullman che si spostano tra più regioni, navi e traghetti ad eccezione dei collegamenti nello Stretto di Messina e con le isole Tremiti.
Della scuola si è a lungo parlato e non ci sono novità di rilievo. Si ricorda che per gli studenti di elementari e superiori non c’è obbligo di Green Pass per andare a scuola, ma rimangono tutte le restrizioni valide per gli adulti una volta usciti dall’edificio scolastico. Serve il Green Pass, invece, a chiunque entri nelle scuole, anche solo per andare a prendere figli, nipoti o bambini a cui si fa da baby sitter.
Per gli universitari, invece, la certificazione è necessaria per seguire le lezioni in presenza.

Per i visitatori delle RSA obbligo di vaccino dal 10 ottobre

Per il personale sanitario l’obbligo della vaccinazione è già in vigore da tempo, analogo obbligo è previsto per i visitatori delle RSA, in questo caso dal 10 ottobre e non dal 15.
Per gli ospedali il decreto lascia libertà di decisione alle Aziende sanitarie locali, ma è facile immaginare che la maggior parte di esse opterà per l’obbligo di vaccinazione anche da parte di tutti i visitatori a partire dal 15 ottobre.
Per gli uffici giudiziari devono avere il green pass magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, i componenti delle commissioni. Non serve green pass per l’ingresso in tribunale di avvocati, consulenti, periti, testimoni e le parti del processo.
Confermati i prezzi calmierati per i tamponi nelle farmacie, con sanzioni da 1.000 a 10.000 euro per chi non rispettasse le disposizioni.