Natale 2020. Ecco il lockdown all’ “italiana”: tutte le novità del nuovo decreto

24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2 3 gennaio e 5-6 gennaio 2021, l’ Italia sarà zona rossa però sarà possibile recarsi ogni giorno verso un’ abitazione privata di amici o parenti, nel limite massimo di 2 persone.

Anche se l’Italia non ha imitato i Paesi europei più virtuosi, come la Germania, che hanno deciso di  impostare un ferreo lockdown per le festività natalizie (e saranno quelli che usciranno prima dalla epidemia), quello 2020 sarà nel nostro Paese un Natale più intimo e all’insegna della sobrietà.

Che non avremmo potuto organizzare i classici cenoni e le tavolate natalizie con i parenti già lo sapevamo, ma le strade dello shopping invase nei giorni scorsi da moltitudini in cerca di un po’ di socialità e qualche regalo per le persone care e un indice di trasmissibilità ancora troppo elevato, salito nell’ultima settimana di monitoraggio dallo 0,82 allo 0,86, hanno fatto scattare l’allarme del governo.

 Il sentore era nell’aria e ieri sera è arrivata la conferma data dal premier Conte attraverso la consueta Conferenza Stampa, che ha anticipato le regole contenute nel nuovo decreto legge natalizio, (n. 172/2020) in vigore fino al 6 gennaio.

Un Natale in zona rossa

L’Italia nei giorni festivi e prefestivi, quindi  24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2 3 gennaio e 5-6 gennaio, diventerà un’enorme zona rossa, con le consuete regole che abbiamo imparato a conoscere. Bar, negozi e ristoranti rimarranno chiusi. Sarà comunque consentito l’ asporto fino alle 22.00 e la consegna a domicilio. Sarà possibile uscire dalle proprie abitazioni solo per ragioni di lavoro, salute e necessità portando con sé l’autocertificazione. Si potrà effettuare attività motoria nei pressi di casa rispettando la distanza di un metro e con l’utilizzo di dispositivi di protezione. Rimarranno aperte farmacie, edicole, tabaccherie, barbieri e parrucchieri. Sarà inoltre possibile andare in Chiesa per assistere alle funzioni religiose fino alle 22.00.

La deroga “natalizia”

Unica deroga “natalizia” prevista dal decreto, la possibilità, nei giorni “in zona rossa” di spostarsi verso “una sola” abitazione privata di amici o parenti, “una sola” volta al giorno, tra le 5 della mattina alle 22 della sera e nel limite massimo di due persone “ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.  L’abitazione dovrà essere inoltre “ubicata nella medesima regione”.

Ma poi chi controllerà questi spostamenti?

I giorni “in arancione”

Negli altri giorni ricompresi nel periodo delle feste natalizie: 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, l’Italia si tingerà invece di arancione. Sarà quindi possibile lo spostamento all’interno del proprio comune di residenza e i negozi rimarranno aperti.

Nei giorni “arancioni”, i residenti in piccoli comuni, con una popolazione fino a 5.000 abitanti, potranno inoltre spostarsi massimo di 30 chilometri dal proprio paese “con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.

Chi trasgredirà alle regole inserite nel decreto sarà sanzionato con multe da 400 fino a 1000 euro.

Il decreto sulle chiusure natalizie contiene inoltre al suo interno un contributo a fondo perduto per bar e ristoranti, piegati profondamente dalla pandemia.