Denatalità: in Alto Adige si nasce ancora! L’unica provincia italiana in controtendenza

Anche se la percentuale di donne in età fertile è scesa dal 48,4% al 41,9, il numero medio di figli  è aumentato da 1,46 a 1,70.

L’Alto Adige è l’unica provincia italiana in cui il numero di nascite supera quello dei decessi.

Negli ultimi 20 anni, infatti, nella provincia, il tasso di natalità sembra mostrare un andamento stabile – si legge su l’Alto Adige–  e anche se la percentuale di donne in età fertile è scesa dal 48,4% al 41,9%,  secondo i dati pubblicati nel notiziario “Natalità e fecondità – 1999-2019” dell’Astat, il numero medio di figli è aumentato da 1,46 a 1,70.

Un’ottima notizia, che apre un piccolo spiraglio di speranza nel buio che attanaglia la crescita demografica nel nostro Paese.

In Italia infatti, si nasce sempre meno. Secondo le prime stime del bilancio demografico 2020, fornite dal presidente dell’Istat, professor Gian Carlo Blangiardo, sembra essere quasi certo, il superamento dei 700 mila decessi nell’anno appena trascorso a cui sembra, dai primi calcoli, contrapporsi un numero di nascite inferiore alle 400 mila unità.

Anche il Santo Padre, nell’Angelus di domenica 7 febbraio, giornata dedicata alla difesa della vita, ha sottolineato come l’Italia stia  vivendo  il suo “inverno demografico” e come la denatalità metta “in pericolo” il futuro.

In questo quadro l’Alto Adige, con il suo trend positivo, si colloca nettamente in controtendenza. Una boccata di aria fresca ed un messaggio di speranza, da cui prendere esempio per una nuova ripartenza.