Di cosa parla la più antica lettera del mondo? Incredibile ma vero: l’adozione di un bambino da parte di una coppia della Mesopotamia

Scripta manent ammonivano gli antichi romani a conferma dell’autorevolezza e del valore nel tempo di un testo scritto.  Maktub “è scritto”, dicono gli arabi.  E questa volta è proprio il caso di dirlo. La prima adozione al mondo è quella di un bambino ittita.

C’è, infatti, anche l’adozione di un bimbo da parte di una coppia tra le quaranta opere delle antiche civiltà mesopotamiche provenienti dall’Iraq Museum di Baghdad e che sono state in mostra alla scorsa Biennale di Venezia.

E’ la lettera più antica del mondo: una tavoletta di argilla di epoca sumerica, dentro una custodia parimenti di argilla (concepita per proteggerla durante il trasporto) sulla quale viene “scritto nero su bianco” quella che sembra essere a tutti gli effetti la prima adozione al mondo.

Alcuni degli artefatti in arrivo a Venezia fanno parte del corpus di 5000 opere perse con la caduta di Saddam Hussein e recuperate durante i 12 lunghi anni di chiusura del Museo di Baghdad, mentre di altre 10 mila non resta traccia.

E così dalla Mesopotamia, la terra tra le acque del Tigri e dell’Eufrate, oggi assai più brevemente e tragicamente Iraq, 3200 anni avanti Cristo (l’anno che segna la nascita della scrittura cuneiforme) arriva incisa su una tavoletta di argilla, con tanto di sigillo, la prima storia di bambino adottato.

Considerato che proprio alle tavolette di argilla erano affidate le comunicazioni considerate più importanti (commerci, trattative, accordi, acquisti di case e terreni, decisioni giuridiche)  dando corpo a un incredibile patrimonio di archivi e biblioteche, il fatto che si affidi alla scrittura quella che era a tutti gli effetti anche l’adozione di un bambino, va da sé l’importanza che gli veniva conferita già millenni fa.

E se è  “historia magistra vitae”, anche questa volta gli uomini “moderni”, politici e rappresentanti istituzionali, hanno solo da imparare valorizzando a dovere uno degli atti di giustizia più nobile, l’adozione internazionale grazie alla quale un bambino trova una mamma e un papà e torna ad essere figlio.