Direzione Lourdes:«Nella grotta a pregare per i bambini abbandonati»

biciclettataPer cominciare, 170 chilometri. Si è quasi concluso il primo giorno di pedalata di Roberto Turati e dei suoi quattro amici, diretti a Lourdes in sella alle loro biciclette.

In qualità di speciali «ambasciatori Ai.Bi.» porteranno fino alla Grotta della Madonna una preghiera semplice dedicata «ai bambini abbandonati e a tutti coloro che li accolgono».

Abbiamo raggiunto Roberto poco prima di una salita impegnativa. Fiato corto, ma voce carica Roberto non si ferma per parlare, ma ci permette di fare un pezzetto di strada insieme.

Poi mentre racconta la sua avventura, vede gli altri che pedalano con foga e urla loro: «Ohuuuu, pianoo» con tanto di chiosa:

«Devo urlare perché si prendono la libertà di andare a quaranta all’ora dopo 170 chilometri, così rischiamo di non arrivare. Ne mancano ancora quaranta di chilometri e siamo solo al primo giorno. Poi domani ne abbiamo altrettanti».

Da esperto ciclista, Roberto sa che le energie vanno ‘amministrate’ con sapienza. C’è da pedalare per altri sei giorni, con distanze giornaliere di oltre 150 chilometri per tappa. L’entusiasmo deve andare al passo con l’allenamento e la preparazione di ‘normali’ ciclisti. Altrimenti tra acido lattico, crampi e dolori muscolari si rischia di non farcela.

Seguono una raffica di notizie smozzicate:

«Meravigliosa serata ieri. Durante l’omelia il parroco ha parlato del dramma dell’abbandono dei bambini. Come rappresentante di Ai.Bi c’era Ermes Carretta».

E poi:

«Adesso siamo a Bra, alle porte di Cuneo. Mancano quarantacinque chilometri, vale a dire un’ora e mezza di strada. E per oggi è fatta. Tra poco doccia e letto».

Roberto ricostruisce la sua giornata con flashback continui tra ricordi appena vissuti e presente di sudore, sete e fatica.

Aggiunge: «Che emozione questa mattina partire dalla casa di Davide Bosetti, che ormai non c’è più. A salutarci sua figlia, la nipote e la bicicletta che amava tanto. Davide è stato il Giovanni Bosco del suo paese. Ha radunato attorno a sé ragazzi che non sapevano nemmeno cos’era il segno della croce e ha saputo creare un grande affiatamento».

Prima di salutarci confida: «Come primo giorno non mi aspettavo tutta questa presenza e calore. Bello, bello davvero».

Appuntamento a domani. E per chi vuole aggiornamenti, c’è anche twitter all’indirizzo @ALTTAB_RT