“Ecco come svuotare i Centri di identificazione ed espulsione”

cie1Dieci proposte per garantire con forza il rispetto dei diritti dei migranti. Le ha formulate la sezione italiana dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, al fine di superare i problemi principali legati alla gestione dell’immigrazione irregolare. Tra le 10 proposte si notano in particolare quelle relative all’abolizione del reato di immigrazione clandestina, alla riduzione dei tempi di permanenza nei Centri di Identificazione ed Espulsione e alle misure volte a incrementare il numero dei rientri volontari nel Paese di origine. Un occhio particolare è rivolto ai minori, soggetti più vulnerabili, per i quali l’Oim intende favorire il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi caritatevoli e l’accesso nei Cie a quei soggetti che possano fornire assistenza legale e psicosociale.

“Idee molto pratiche – sottolineano dall’Oim – che si basano su quanto rilevato dai funzionari dell’organizzazione nel corso delle visite condotte nel 2013 in tutti i Cie d’Italia e che nascono allo stesso tempo da un confronto con le altre legislazioni europee e internazionali.

In particolare si intende rendere i Cie sempre più un’extrema ratio. “Strutture destinate esclusivamente a quei migranti irregolari – dice José Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di Coordinamento dell’Oim per il Mediterraneo – che, pur avendo a disposizione alternative dignitose e valide, continuino a rifiutarsi di collaborare nella loro identificazione e di lasciare il territorio italiano”.

In sintesi queste sono le 10 proposte formulate dall’Oim.

1.      abrogare il reato di ingresso e soggiorno illegale, che, lungi dal risultare un deterrente per l’arrivo di clandestini, ha causato un appesantimento del lavoro delle questure e dell’apparato giudiziario in termini di risorse umane ed economiche;

2.      evitare il trattenimento nei Cie dei migranti già detenuti in carcere per reati comuni;

3.      ridurre il trattenimento nei centri al periodo strettamente necessario all’identificazione e al rilascio;

4.      promuovere la partenza volontaria e cancellare il divieto di reingresso nel caso di collaborazione all’identificazione dell’immigrato che si trova nel Cie;

5.      promuovere i programmi di ritorno volontario assistito e di reintegrazione per i migranti irregolari che non abbiano commesso reati;

6.      prevedere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi caritatevoli per i soggetti più vulnerabili, tenendo conto di principi quali il superiore interesse del minore e il diritto all’unità familiare;

7.      elaborare un codice che regoli in modo uniforme la vita degli immigrati all’interno dei Cie;

8.      prevedere una diversificazione dei soggetti  e degli enti gestori che forniscono i servizi nei centri;

9.      promuovere criteri di trasparenza e accessibilità a favore di organizzazioni che forniscano assistenza legale e psicosociale, in particolare per i minori non accompagnati e le vittime di tratta;

10.    nominare un ente o soggetto terzo di garanzia che vigili sul rispetto dei diritti dei migranti e segnali eventuali criticità.

Fonte: Stranieri in Italia