Ecco i primi regali di Natale: ecobonus moto e scooter elettrici fino a 4 mila euro

Fino al 2026 il Governo ha prorogato gli incentivi per l’acquisto di moto e scooter elettrici o ibridi. Per il 2021 ancora disponibili 7 milioni. Il contributo arriva al 40% del prezzo, per un massimo di 4 mila euro, per chi rottama un veicolo vecchio

Per bonus e incentivi vari la fine dell’anno è sempre il periodo più frenetico: tra scadenze, proroghe e rifinanziamenti, il panorama delle iniziative pensate per aiutare i cittadini a ottenere dei servizi o acquistare dei prodotti subisce sempre dei rimescolamenti.

Ecobonus moto e scooter elettrici: ancora disponibili 7 milioni per il 2021

In questo quadro ancora da definire per molti aspetti, una certezza c’è: l’ecobonus per l’acquisto di moto, motorini e scooter elettrici o ibridi. La misura, infatti, è già stata rifinanziata con la Legge di Bilancio 2021 fino al 2026, con uno stanziamento totale di 150 milioni di euro.
Contrariamente a quanto avvenuto per le auto, i cui fondi per il 2021 sono già stati utilizzati tutti (rimangono aiuti, però, per l’acquisto di auto usate), le due ruote possono contare su un tesoretto residuo di circa 7 milioni di auro. La cifra precisa la si può controllare QUI.

Per chi rottama un veicolo vecchio l’ecobonus moto e scooter elettrici arriva fino a 4 mila euro

L’incentivo prevede un contributo che copre il 30% del prezzo del veicolo, per un massimo di 3 mila euro. Questo se contestualmente all’acquisto non si rottama un veicolo vecchio. In caso contrario, il contributo arriva al 40% del prezzo, per un massimo di 4 mila euro. I veicoli che, se rottamati, permettono di avere questo incentivo maggiore sono quelli della categoria L omologati per le classi euro 0, 1, 2 o 3, purché intestati da almeno 12 mesi a chi acquista il nuovo mezzo o a un suo familiare convivente.
I veicoli che, invece, è possibile acquistare con l’incentivo sono tutti quelli dalla categoria L1 alla L7, senza limiti di potenza, naturalmente elettrici o ibridi e immatricolati in Italia.
Il contributo viene corrisposto direttamente all’acquisto da parte del rivenditore, il quale, in precedenza, deve essersi registrato alla piattaforma messa a disposizione del Mise e aver prenotato i contributi relativi a ciascun veicolo. Terminata questa procedura, il venditore ha 180 giorni di tempo per confermare l’operazione, comunicare la targa del veicolo e ottenere la documentazione prevista. Al venditore, il contributo concesso al cliente verrà rimborsato dalla casa costruttrice che, a sua volta, recupererà l’importo come credito d’imposta.