Educare il Domani. “Conoscersi”: quando la scuola diventa un beat di creatività

Nel contrastare la dispersione scolastica, il progetto di Ai.Bi. Cagliari trasforma la creatività in strumento educativo. Musica, arte e storie per costruire relazioni e dare voce a chi spesso resta in silenzio

Nel quartiere di Cagliari di Is Mirrionis, un laboratorio espressivo trasforma la scuola in un palcoscenico, dove anche chi si sente ai margini trova il suo posto.

La scuola che si fa spazio creativo

“Conoscersi” è un laboratorio espressivo e partecipativo ideato per prevenire la dispersione scolastica, rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Giusi Devinu, nel quartiere Is Mirrionis di Cagliari. Il progetto propone un approccio innovativo basato su narrazione, arte, musica e strumenti digitali, con l’obiettivo di rafforzare le competenze relazionali ed emotive degli studenti.
Il primo step del percorso si è concluso con un prodotto concreto e significativo: un videoclip musicale scritto e interpretato dagli alunni delle classi 3ª A e 3ª B, girato tra le aule scolastiche e il mercato civico di via Quirra.

Bagni, corridoi, beat: la scuola si ribalta

Uno degli elementi più forti del progetto è stata la capacità di reinventare gli spazi scolastici. Ambienti solitamente percepiti come rigidi o anonimi sono diventati luoghi di espressione e creatività. Il videoclip nasce proprio da questa trasformazione: i ragazzi immaginano i bagni della scuola non come angoli nascosti, ma come un vero e proprio studio di registrazione clandestino.

A scuola ci vado a rappare, molto meglio che studiare,
vado nei bagni a registrare, e poi te lo faccio sentire.

Un verso che fa sorridere, ma che racconta molto: per questi ragazzi, la scuola può diventare un luogo di appartenenza, dove esprimersi fuori dagli schemi.

La cultura che passa per osmosi

Attraverso il rap, la scrittura creativa e la performance, “Conoscersi” è riuscito a coinvolgere anche quegli studenti che spesso si tengono lontani dai percorsi scolastici tradizionali. Qui non sono i ragazzi ad adattarsi alla scuola, ma è la scuola che si plasma sui loro linguaggi, offrendo spazi in cui si sentano riconosciuti.

Musica sublime in modo naturale,
indosso una maglia e una scarpa sociale…
questa è scuola rap, e tu devi imparare.

In questi versi c’è tutto: orgoglio, identità, cultura che nasce dalla strada ma cerca spazio anche tra i banchi. E che, grazie a progetti come questo, trova finalmente un ascolto.

Un presidio educativo per chi rischia di restare indietro

Il successo del videoclip, proiettato durante la festa finale davanti a studenti, docenti e genitori, è stato solo la punta dell’iceberg. Dietro c’è un percorso fatto di fiducia, ascolto e sperimentazione. Una scuola che smette di avere paura della creatività e si trasforma in presidio educativo, culturale e sociale, soprattutto dove ce n’è più bisogno.
“Conoscersi” ha dimostrato che insegnare non significa solo trasmettere nozioni, ma costruire esperienze condivise che parlano il linguaggio dei ragazzi. Anche quando è fatto di beat, rime e scarpe sociali.

Il progetto “Educare il Domani”

L’iniziativa mira a contrastare la povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza sostenendo le comunità educative per adolescenti e i centri di aiuto alla famiglia “Pan di Zucchero”, ideati da Ai.Bi. oltre 10 anni fa per essere vicina ai bisogni di bambini, ragazzi e famiglie sul territorio.
Per sostenere il progetto Educare il Domani clicca QUI.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini e ai ragazzi dei nostri Pan di Zucchero, ricevere informazione periodiche sulle attività, puoi attivare una Adozione a Distanza.

E ricorda: ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.