Emergenza Goma: 131 bambini da salvare

congo_emergenza_goma_100Silenzio. Jean, per favore, fai star zitti i piccolini in fondo”.  A parlare è Moses, 11 anni, il capofila del gruppo e un nome che promette tante cose.

E’ il tramonto, fa ancora molto caldo e c’è tanta umidità. La strada è deserta, un unico sentiero lavico immerso nel verde della natura lussureggiante.

Si sentono dei rumori e da dietro alla curva a gomito, appare un gruppetto di 5 bambini. Avanzano stanchi, silenziosi, impauriti e guardinghi.

A distanza di venti passi appare una fila interminabile di bambini; inizio a contarli man mano che si rendono visibili al nostro sguardo: 1, 2..10..50..90..131.

Si avvicinano a passo lento, sono provati, si trascinano, devono averne fatta molta di strada. Alcuni bambini i più grandicelli, prendono in braccio i più piccoli per brevi tratti, ma anche loro non riescono più a sostenere il ritmo della marcia.

Moses intravede due casette di legno, avvista una speranza. In cuor suo sa che potrebbe essere un’altra porta chiusa in faccia: “Andate da qualcun altro, siete troppi”.

Non importa, non ha nulla da perdere, fa cenno al gruppo di attendere, si avvicina e chiede di poter avere acqua e qualcosa da mangiare per sé e per i suoi amici.

Moses ha bussato alla porta di un piccolo istituto di Goma, appena fuori dal centro cittadino. Entrano tutti e 131 nella struttura.

131: il numero dell’emergenza Goma.

Questo alloggio ha una capienza massima di 60 bambini ed ora si trova a dover ospitarne ben 189.

Le condizioni del Centro erano già precarie e adesso sono diventante insostenibili.

E’ stato approntato un rifugio d’emergenza con dei pali di legno e dei teli di nylon, ma non è sufficiente poiché le piogge sono molto forti in questo periodo. Ci sono solo 16 letti a castello per 131 bambini: tanti sono costretti a dormire per terra, sopra le pietre. Abbiamo portato alcuni generi alimentari, ma non sono sufficienti per garantire un apporto giornaliero.

I rischi principali che gravano su questi bimbi sono:

  • epidemia di colera
  • denutrizione e malnutrizione
  • mancanza di personale per accudirli
  • condizioni igienico/sanitarie pessime
  • resistenza della struttura improvvisata per accogliere questi bimbi sfollati

Più il tempo passa, più diminuiscono le possibilità che si riescano a ritrovare le loro famiglie d’orgine.

Cosa vogliamo fare:

  • Garantire loro un posto dignitoso in cui vivere
  • Dare supporto alimentare (almeno 2 pasti al giorno) e medico
  • Realizzare indagini sociali e un progetto di vita per ogni bambino

Dobbiamo agire SUBITO, e per farlo abbiamo bisogno di voi!

Facendo una donazione per questa causa, diffondendo la campagna attraverso social network, parlandone ai tuoi amici e con quante più persone possibile perché questi 131 bambini, pur non avendo un’identità, sono più che reali e non possiamo stare inermi.

Aiutaci ad aiutarli!

Fai il primo passo: compila il modulo che trovi sul sito e riceverai una mail che ti spiegherà nel dettaglio come completare la tua donazione.

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