Emergenza Misna. Ogni giorno 28 minori migranti scomparsi in Italia: al 31 luglio sono sbarcati 13.705 minori soli

misnaDal 1 gennaio 2016 ad oggi, ben il 15 per cento di tutti i migranti arrivati in Italia è rappresentato da bambini e ragazzi che viaggiano soli. Questi dati seguono un trend globale, secondo cui il numero di minorenni soli all’interno dei flussi migratori è in costante aumento: gli ultimi dati disponibili stimano che circa la metà di tutti i rifugiati a livello mondiale siano minori, e che, nei paesi di destinazione, dal 4 al 15 per cento dei richiedenti asilo siano minori non accompagnati”. Questi sono i dati UNHCR che fanno il punto del fenomeno legato ai Misna che da soli, in balia di trafficanti e truffatori di ogni genere, sono spinti a lasciare le famiglie nella speranza di una vita migliore.

L’ Italia, come riporta anche Oxfam, è “ormai quasi l’esclusivo punto d’arrivo dei flussi migratori diretti verso l’Europa, dopo la chiusura della rotta balcanica e l’accordo tra Unione Europea e Turchia, al  31 luglio 2016 erano sbarcati 13.705 minori soli, con un incremento di più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (basti pensare che, in tutto il corso del 2015, ne erano arrivati 12.360)“.

A fronte di questa emergenza minori il sistema per accoglierli è inadeguato e lacunoso, tanto che sono moltissimi, ben 28 al giorno, i bambini e ragazzi che si allontanano dai centri in cui sono ospitati e scompaiono.

Nei primi sei mesi del 2016 quelli per i quali è stato segnalato l’allontanamento sono stati ben 5222. Sono minori di cui semplicemente si perdono le tracce, la maggior parte sono egiziani (23,2 per cento), somali (23,1 per cento ) ed eritrei (21,1 per cento). “Lo sforzo di società civile, comuni e regioni – osserva Oxfam – , non basta a tamponare l’inadeguatezza dei centri ‘hotspot’  realizzati dall’Unione europea e dalle autorità italiane per registrare i nuovi arrivi e velocizzare le procedure di respingimento ed espulsione. I minori si trovano così in strutture sovraffollate, dove mancano i servizi minimi sia per gli adulti sia per i minori e sono molti coloro che restano in questa situazione fino al compimento dei 18 anni di età”.

Così, seppure senza aiuti e mezzi, i minori fuggono diretti al Nord Europa, spesso contando su una comunità che si è già stabilita all’estero, oppure rimangono sine die nei centri di accoglienza che somigliano a prigioni o dai quali non si sentono tutelati.