Eurochild: l’Agenda europea dei diritti dei bambini manca di sostanza

La Rete Eurochild ha dato un cauto benvenuto alla Comunicazione della Commissione Europa riguardante la costituzione della nuova “Agenda europea per i diritti del bambino”, ma sottolinea la carenza complessiva di ambizione e sostanza di quest’ultima.

La creazione dell’agenda rappresenta la realizzazione dell’impegno, che la Commissione prese nel 2006, per “sviluppare una strategia per assicurare che l’Unione Europea contribuisse alla promozione e alla salvaguardia dei diritti dei bambini in tutte le sue azioni interne ed esterne, e supportasse gli sforzi degli Stati Membri in questo campo”.

L’Agenda contiene sicuramente elementi importanti – ha dichiarato Jana Hainsworth, Segretario Generale di Eurochild – ma manca di una visione complessiva su come la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia possa essere effettivamente implementata, in maniera consistente, nelle politiche UE.

Come ha ribadito Maria Herczog, Presidente di Eurochild e membro del Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti del Bambino: “Sfortunatamente, quest’agenda riflette un approccio frammentario alla questione dei diritti dell’infanzia. E’ una raccolta di azioni da realizzare caso per caso, senza rispondere ad una visione coerente. Vorrei che la Convenzione fosse integrata nel quadro legale dell’Unione Europea – in maniera simile a quanto si è riuscito a fare per la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità – ma sembra che siamo ancora lontani da questo traguardo. Inoltre, il focus sul bambino non considera alcuni gruppi importanti di diritti che fanno parte della Convenzione, attinenti all’area dell’alimentazione e della protezione”.

(Fonte: Eurochild.org)