Feto abbandonato nel cestino del bagno dell’ospedale di Piacenza

Ritrovamento choc da parte di una donna delle pulizie. I carabinieri al lavoro per ricostruire l’accaduto

Un ritrovamento agghiacciante ha scosso l’ospedale di Piacenza alle prime luci dell’alba. Una donna delle pulizie, impegnata nel turno mattutino, ha scoperto un feto all’interno di un sacchetto della spazzatura, nascosto in uno dei cestini dei bagni del pronto soccorso. L’area interessata è quella al piano terra, vicino all’ingresso riservato alle barelle, accessibile a pazienti e visitatori.
La donna, sconvolta, ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo investigativo, che hanno avviato i rilievi scientifici e stanno raccogliendo testimonianze tra il personale e i presenti in ospedale al momento del ritrovamento.

Un aiuto per le madri in difficoltà

Questo terribile caso riporta ancora una volta in primo piano l’importanza di un’efficace campagna di comunicazione che, da un alto, possa far conoscere la possibilità del parto in anonimato, un diritto per tutte le madri che possono recarsi in ospedale e partorire in sicurezza e totale riservatezza, dall’altro sensibilizzi opinione pubblica e, soprattutto, le autorità sulla necessità di costruire più Culla per la Vita. L’obiettivo più volte proposto e indicato da Ai.Bi. Amici dei Bambini è quello di avere almeno una culla per la vita in ciascuna provincia (mentre, a oggi, ci sono intere regioni nelle quali non se ne trova nemmeno una): luoghi caldi e riparati, nei quali si può intervenire istantaneamente nel momento in cui viene deposto un bambino. Il tutto lasciando ai genitori la possibilità di non dover spiegare a nessuno la loro scelta.
La cultura e la difesa della vita passano anche da qui!