Fiocco azzurro per David e Geremia: i due “comandanti” colombiani

CICOGNA BLU DUE PACCHETTISì perché i due fratelli colombiani, soprattutto il più grande Geremia, sembra quasi che vogliano “sfidare” ogni giorno mamma Helen e papà Stefano pur di mettere alla prova l’amore dei loro genitori. Ne parliamo con il neo-papà, Stefano Mauriello:

Come è andato il primo incontro?

Abbiamo conosciuto i nostri figli in un ufficio dell’Instituto Colombiano del Bienestar Familiar (ICBF). Per l’occasione abbiamo cercato di creare un clima di festa: mia moglie ha preparato una torta e abbiamo riempito l’ufficio di tanti colorati palloncini. E’ stato emozionante vedere che i bambini sembrava ci conoscessero già, forse perché portavano sempre con loro l’album fotografico che avevamo spedito dall’Italia ancora prima di arrivare in Colombia.

E i primi momenti insieme?

All’inizio non è stato semplice. C’è stato un periodo di grande crisi familiare. Geremia che fino a quel momento aveva il ruolo del papà per il fratello più piccolo, è caduto in una crisi profonda che si è espressa in una forte ribellione nei miei confronti e in continui dispetti verso David. Per molti giorni Geremia ha continuato a dirmi “Guarda che sono io il comandante”..poi ha imparato a fidarsi di me, si è lasciato andare..Ora non passa giorno senza che mi lasci una letterina nella borsa da lavoro con messaggi sempre molto affettuosi: “Papà ti amo”, “W il mio papà”.

Se volesse dare un messaggio alle famiglie che iniziano il percorso adottivo cosa direbbe?

Di lasciarsi andare, non porre nessuna resistenza. Ma soprattutto di non scaricare sui figli tutte le nostre aspettative. Se dimostri di essere innamorato dei tuoi bambini, di appoggiarli in maniera incondizionata, loro lo sentono. Capiscono che ogni giorno possono fidarsi di te. Che siano grandi, piccoli, figli unici, con fratelli non cambia nulla: il loro bisogno di affetto è sempre immenso.