Firenze, 2 e 3 marzo: due giorni contro il bullismo: con gli esperti di Ai.Bi. gli educatori delle comunità per minori avviano la sperimentazione del progetto BIC

bullismoContribuire alla prevenzione e alla lotta contro il bullismo nelle comunità educative. Per approfondire questi temi ed essere pronti a prendere in gestione i casi più delicati, 25 operatori di 15 diverse strutture per minori della Toscana parteciperanno, giovedì 2 e venerdì 3 marzo, al corso di formazione sul progetto BIC – Bullying in Institutional Care, in programma a Firenze. Per due giorni, gli esperti dell’équipe psicosociale di Amici dei Bambini guideranno gli educatori alla scoperta di questo progetto elaborato per contrastare il bullismo nei luoghi in cui si trovano i minori temporaneamente allontanati dalle rispettive famiglie di origine. Si tratta di un’iniziativa cofinanziata dalla Commissione Europea e promosso in Italia da Ai.Bi., con la supervisione tecnico-scientifica dell’Università di Firenze.

Dopo i primi eventi di formazione, realizzati ad Atene e a Milano, il progetto BIC arriva quindi in Toscana, dove le strutture di accoglienza, sia pubbliche che private, hanno risposto con entusiasmo alla proposta di sperimentare il metodo BIC.

Il corso del 2 e 3 marzo si propone infatti si formare gli educatori delle comunità alla fase di sperimentazione del progetto che avverrà nelle settimane successive. Esperienza che prevedrà diversi workshop differenziati per fascia anagrafica dei minori partecipanti. Quelli che coinvolgeranno i bambini dai 6 agli 11 anni vedranno gli operatori gestire direttamente le attività. I workshop dedicati ai ragazzi dai 12 ai 18 anni saranno invece gestiti dai minori stessi, affiancati dagli educatori. A monitorare i risultati della sperimentazione sarà l’istituto di ricerca Synergia che si occuperà della raccolta dei dati prima e dopo la sperimentazione.

In vista di questa esperienza, gli operatori delle comunità si cimenteranno nella due giorni di formazione fiorentina che sarà ospitata dalla sede dell’associazione Co-Co Spazio Co-Stanza, in via Ponte delle Mosse 32-38. Giovedì 2 marzo, dopo la presentazione del progetto BIC, verranno proposte in successione 2 attività centrate rispettivamente sul bullismo e su emozioni e regolazione emotiva. Il giorno seguente i workshop saranno invece dedicati a problem solving e strategie di coping e ai valori di rispetto, amicizia e comportamento pro-sociale.

Analogo percorso di formazione verrà proposto nei prossimi mesi anche  negli altri Paesi partner del progetto: Francia, Grecia, Bulgaria e Romania.

Il programma BIC si fonda su 3 pilastri. Innanzitutto la personalizzazione del servizio con la definizione di una metodologia valida anti-bullismo per tutti i tipi di ambienti. Quindi il miglioramento delle competenze del personale a fine di raggiungere una profonda comprensione dei vantaggi di un approccio non coercitivo nella gestione concreta delle situazioni di bullismo. Infine, la responsabilizzazione dei bambini ospiti dei centri con l’intenzione di attivare percorsi interni di “mutuo-aiuto” fra pari. L’esigenza di strategie di contrasto al bullismo sono sempre più avvertite davanti al dilagare del fenomeno. Secondo i dati raccolti da Telefono Azzurro, infatti, nel biennio 2013-2014 gli interventi relativi a situazioni di bullismo o cyber bullismo sono passati dall’8.4% del 2012, al 13,1% del 2013 fino al 16,5% del 2014.