Firenze. Neonata trovata morta in un borsone. Griffini (Ai.Bi.): “Tremendo. Comunicare meglio la legge sul parto in anonimato”

“Celebriamo il trentennale della Convenzione ONU sull’infanzia e accadono queste cose. Queste madri non vanno lasciate sole”

Una neonata è stata trovata morta in un borsone abbandonato, accanto a un raccoglitore di farmaci, in via di San Martino a Campi Bisenzio (Firenze). A trovare la piccola è stato il personale della farmacia comunale nelle vicinanze. La bimba è stata gettata lì poco dopo il parto, perché aveva il cordone ombelicale attaccato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

“È tremendo. Ma non un caso isolato. Nei mesi scorsi ci sono stati diversi infanticidi, in tutta Italia – commenta il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini – come ho già, purtroppo, avuto modo di affermare in casi similari, quella bambina, lasciata sola all’addiaccio, morta in un borsone, grida. Grida e chiama in causa tutti noi. E lo fa a maggior ragione dato che siamo in procinto di celebrare il trentennale della Convenzione sui diritti dell’infanzia. Perché, nonostante tutto, questi fatti accadono in un Paese considerato sviluppato. Civile. Ci grida, quella bimba, che dobbiamo investire il prima possibile sulle culle per la vita e anche su una comunicazione efficace dell’esistenza di una legge che consente il parto in anonimato. In Italia ogni anno circa 400 neonati vengono salvati perché lasciati negli ospedali o proprio nelle culle per la vita, senza le quali finirebbero probabilmente in qualche cassonetto o, come questa povera bimba, in una borsa”.

“Non vogliamo certo assolverle – prosegue il presidente Griffini – ma si può e si deve capire che queste donne, sono vittime della disperante solitudine in cui vengono lasciate da una società capace soltanto di guardare di fronte a sé, ignorando l’altro. Hanno bisogno di aiuto”.