Forum Famiglie Veneto: “Il governo e il ministro Boschi segnino una svolta: la Cai recuperi le sue funzioni e si riattivi l’alleanza tra tutti gli attori del sistema”

senatoIl Forum delle Associazioni Familiari del Veneto interviene sull’attuale dibattito relativo a un aggiornamento della legge 184/1983. Oltre al miglioramento della normativa, il Forum auspica ” una diversa e migliore funzionalità della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) che da troppo tempo sembra riposare in un incomprensibile letargo operativo”. Di seguito riportiamo la versione integrale del comunicato stampa diffuso dal Forum delle Associazioni Familiari del Veneto.

 

In Parlamento si sta discutendo un aggiornamento della Legge 4 maggio 1983, n. 184, “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”, che finora ha permesso a migliaia di bambini di trovare una famiglia nella quale crescere con amore e attenzione educativa. L’impianto normativo necessita sicuramente di alcuni interventi, mirati allo snellimento delle procedure e degli adempimenti burocratico-amministrativi. Accanto al miglioramento della normativa si invoca comunque una diversa e migliore funzionalità della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) che da troppo tempo sembra riposare in un incomprensibile letargo operativo.

Non si può tacere che in questi ultimi anni l’adozione internazionale nel nostro Paese ha registrato una preoccupante e ormai inaccettabile deriva negativa. In cinque anni i nuovi arrivi di stranieri in famiglia si sono quasi dimezzati, passando dai 1.410 del 2010 a 850 nel primo semestre del 2015, nel 2008 erano quasi 4000. Le domande di idoneità sono passate da 8274 nel 2004 a 4015 nel 2014. Questi numeri esprimono le complesse e spesso insormontabili difficoltà che le famiglie, desiderose di accogliere nuovi figli, incontrano durante l’iter dell’adozione. Mancano servizi di assisitenza adeguati per le famiglie, sostegni economici e soprattutto formazione. I costi sono crescenti e spesso non sostenibili: si passa dai 10 ai 15 mila euro per un bambino dall’Albania fino ad almeno il doppio per accogliere un bambino da Haiti o dalla Russia. I minorenni con handicap e altre disabilità e i più grandi, adolescenti e preadolescenti, stentano a trovare casa.

Nel mondo oltre un milione di bambini vive in condizioni di completo abbandono e spera di essere accolto in una famiglia.

Il Forum delle Associazioni Familiari del Veneto auspica che il lavoro e l’impegno del Governo, del Parlamento ed in particolare della neo-nominata alla presidenza della CAI, la ministro Boschi, possa imprimere una forte e incontrovertibile svolta nell’attività della Commissione, in grado di recuperare tempestivamente le indispensabili funzioni attribuitele dalla legge al fine di sostenere in esclusiva istanza i minori adottati e le loro famiglie, riattivando tra tutti i soggetti coinvolti nell’iter adottivo un’alleanza strategica e un’autorevole e positiva azione diplomatica nei confronti delle istituzioni dei Paesi di origine dei bambini.

Si richiede al Governo segnali forti e inequivocabili a sostegno di questa peculiare e stupenda forma di “generazione”. Si richiede altresì Le medesime opportunità (in termini di risorse, servizi, ecc.) riconosciute alle altre forme di genitorialità (gravidanza fisiologica o procreazione medicalmente assistita), garantendo l’eccellenza del servizio pubblico erogato dai diversi organismi coinvolti nell’iter adottivo, affinché le procedure adottive siano sempre saldamente ancorate all’identità filiale dei bambini, alla tutela della loro dignità e del loro supremo interesse e le famiglie adottive non siano sottoposte ad incomprensibili e sfibranti percorsi.

Il Forum delle Associazioni Familiari del Veneto, ribadisce che ogni investimento a sostegno di una positiva cultura dell’accoglienza familiare rappresenta un investimento sul futuro migliore del nostro paese, auspica che i tantissimi bambini abbandonati possano vedersi restituita la bellezza di sentirsi figli e la dignità di diventare uomini anche grazie alle famiglie italiane che hanno già adottato o che desiderano vivere il dono del divenire genitori adottivi. L’accoglienza adottiva è e deve tornare ad essere una stupenda forma di fecondità coniugale, capace di dedizione incondizionata e squisito atto d’amore in grado di donare una famiglia a chi ne è stato privato.