Gandolfini (Family day): “L’ospedale mostra ostinazione ideologica. Libertà di scelta negata se esercitata in favore della vita”

Il caso del piccolo Charlie sta provocando opposte reazioni a livello trasversale, tanto sul piano ideologico quanto politico, sanitario, religioso e morale. Sulla vicenda interviene anche Massimo Gandolfini Presidente del comitato promotore del Family Day.

L’ostinazione che stanno mostrando le autorità del Great Ormond Street Hospital di Londra rispetto al caso del piccolo Charlie manifesta un atteggiamento ideologico contrario alla vita – dice –. Le motivazioni legali addotte sono molto deboli. Con questa decisione la vicenda del bambino inglese esce dall’ambito medico scientifico ed entra in quello della politica che, con pervicacia ideologica, vuole affermare il suo potere di vita e di morte, fino a privare i genitori del diritto di decidere circa il destino del proprio bimbo”.

Nessuno nega che le condizioni del piccolo Charlie restino gravissime – continua –, ma è imperdonabile l’atto di decretarne con sentenza giudiziaria la morte. La determinazione e la disponibilità della famiglia hanno inoltre un risvolto sociale non indifferente, dal momento che ogni cura per dimostrarsi efficace deve essere sperimentata”.

Per Gandolfini “è veramente inspiegabile perché da una parte si sostenga il diritto di libera scelta fino a giungere al suicidio assistito e dall’altra parte questo diritto venga negato quando esercitato in favore della vita”.

 “Per questa ragione dobbiamo mantenere la massima attenzione nella discussione che dovrebbe legittimare l’eutanasia omissiva nel disegno di legge sulle Dat attualmente in discussione in Parlamento”, conclude il presidente del Family day.